Solo in zona porto i pubblici esercizi resistono e risultano animati. Poi, giri l' angolo per imboccare una delle vie parallele e piombi nel deserto e nella trascuratezza.
Secondo noi, alcuni cambiamenti del flusso del traffico turistico veicolare, sarebbero indispensabili puntando su dei percorsi turistici mirati in modo da indirizzare i visitatori e i potenziali acquirenti in vie come Corso Covour, Via Bovio, Corso Vittorio Emanuele, Via Aldo Moro, Corso Italia. Un progetto, il nostro, che unisce l' amore per le pregevoli testimonianze artistiche tranesi e la preoccupazione per gli esercenti cittadini. Perché non si realizza una mappa cittadina con informazioni commerciali? Ci sono anche altre soluzioni. C'è una via d' uscita per i commercianti che si trovano in aree o in vie poco praticate, meno trafficate e di conseguenza con meno passaggio di eventuali clienti? A quei commercianti si consiglia di prendere in considerazione la possibilità di cambiare, di ripensare la loro attività. Proponiamo un consorzio alle attività delle vie parallere a Trani.
A tale proposito è illuminante l' analisi dell'Assessore comunale al commercio della città di Trieste Sig.ra Marina Vlach che riconosce che il mercato della sua città spesso non ha saputo stare al passo con l' esigenze e le abitudine del consumatore. Non si deve più guardare esclusivamente al proprio orticello - continua l'assessore Vlach - ma unirsi ad altri, fare gruppo tentando di creare un soggetto unico che gestisca una sorta di centro commerciale a cielo aperto, dove mettere a punto una strategia di messaggi pubblicitari comune come città turistica. Questo detto per Trieste, ma straordinariamente valido anche per noi, per Trani.
Antonio Russo
Paco Francesco Cosentino
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