Dopo una introduzione teorica sugli approcci che i formatori dovrebbero avere nei confronti dei loro utenti, si è aperto un tavolo di dibattito, da cui sono emerse decine di idee da non prendere sottogamba. Tra le proposte più suffragate, quella di consentire l’ingresso di auto in città solo dietro pagamento di ticket almeno nel week-end, ad un prezzo sufficientemente alto da rendere sconveniente l'uso dell'auto stessa. Per la scuola, si è pensato poi a vietare il parcheggio degli scooter all’interno della scuola, in modo da dissuadere i ragazzi a raggiungere le lezioni in motorino per paura di un furto. Dalle istituzioni si richiedono invece zonizzazione delle periferie urbane e pugno duro per un maggior rispetto del Codice della Strada, mentre scuola e famiglia dovrebbero educare meglio alla valutazione razionale dell’utilizzo della macchina.
«Ma per uno spostamento radicale delle abitudini – si è concluso al termine del primo dei due incontri formativi - l’unico mezzo efficace per modificare il comportamento altrui, è modificare innanzitutto il proprio. Solo così è possibile farsi manipolatori del cambiamento».
Nella seconda lezione, che avrà luogo presso la Biblioteca Cafagna dalle 19.30 alle 21.30 di venerdì 12 novembre, saranno invece approfonditi case-histories e si effettueranno simulazioni concrete.
Le iniziative proseguono quest’oggi all’insegna della sensibilizzazione della fascia di popolazione più giovane.
Si parte in mattinata con “Lasciamo Libere le piste ciclabili”, evento a cavallo tra educazione stradale, “da strada” e su strada. L’Unitre chiama a raccolta volontari, ciclisti incalliti, genitori, studenti e professori delle scuole medie inferiori Riccardo Monterisi e Galileo Ferraris per lanciare un appello: “Lasciamo libere le piste ciclabili!”. L’iniziativa vuole essere al contempo di protesta e sensibilizzazione e si fa forte di un mezzo di comunicazione “ecologico” come il volantinaggio in bicicletta per dire basta all’occupazione abusiva da parte delle automobili delle corsie destinate alle due ruote non motorizzate. Per la prima volta giovani e adulti, alunni e docenti, siederanno dalla stessa parte della cattedra per manifestare insieme per la tutela degli spazi ciclabili. Lo “sciopero verde” ideato dall’Università delle Tre Età di Bisceglie, che oltre al volantinaggio prevede una vera e propria “occupazione” delle piste, si svolgerà dalle 10,30 alle 12,30 per le vie di tutta la città. Un esperimento dal duplice volto formativo e di denuncia che non esclude repliche estemporanee nei prossimi giorni.
In serata, spazio invece ai giovani-adulti per un aperitivo dal carattere assolutamente originale.
L’iniziativa all’insegna del glam porta la firma del Rotaract Club Bisceglie e prende il nome di “C’entro in Bici”, poiché finalizzata a promuovere l’utilizzo della bicicletta anche nelle occasioni di ritrovo serale. Per invogliare i giovani ad accogliere la nuova moda che potrebbe rivoluzionare gli andamenti del traffico serale, i ragazzi del Rotaract organizzeranno un before-dinner party presso il wine bar Rosso Cardinale (via Frisari, 2), con inizio previsto alle ore 20.30. Il locale, partner dell’evento, riserverà sconti a tutti coloro i quali raggiungeranno l’evento in bicicletta.
All’ingresso del caffè i ragazzi del Rotaract hanno difatti installato nuovissime rastrelliere finanziate dal gestore dello stesso locale, che saranno inaugurate nel corso della serata.
Altre rastrelliere sono state donate alla città da Rotaract e BisceglieViva-Confocommercio ed installate presso la Biblioteca Parrocchiale Don Michele Cafagna.
Per informazioni è possibile contattare telefonicamente il numero 340 3427213 o inviare una mail all’indirizzo diretta.nuova@libero.it
Serena Ferrara
Ufficio Stampa “AndamentoLento”
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