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News dalle Città della BAT

mercoledì 1 dicembre 2010

TRINITAPOLI : “ODIARE I MASCALZONI E’ COSA NOBILE”.

Il gravissimo danno al patrimonio archeologico italiano che vive in questi giorni il nostro piccolo comune di Trinitapoli sembra suscitare tra gli amministratori locali reazioni poco allarmanti. Ieri sera siamo rimasti a dir poco allibiti nel seguire il dibattito in consiglio comunale , tutte le donne del movimento sentono di esprimere piena solidarietà alla consigliera D’Introno per il modo poco elegante e a nostro parere intimidatorio in cui è stata trattata per tutta la durata del consiglio comunale. Noi del movimento e le donne in particolare riteniamo che nessuno può essere accusato di essere portatore di odio nei confronti del proprio paese se denuncia carenze amministrative secondo il suo punto di vista. Facendo notare che la scomparsa di un muro di cui forse si ignora il valore è un “fatto” e non un impressione personale dettata dall’”odio”. Ci rivolgiamo alla consigliera D’Introno ricordandole una frase di Quintiliano a noi cara “ODIARE I MASCALZONI E’ COSA NOBILE”.


Noi del movimento Beppe Grillo valle dell Ofanto chiediamo le dimissioni almeno dell’assessore alla cultura non per un fatto specifico ma per i non risultati attenuti negli ultimi 5 anni di amministrazione ; perché a nostro parere Il crollo era facilmente prevedibile viste le condizioni di sicurezza e non si è fatto tutto quello che si doveva per tutelare un patrimonio che non appartiene solo alla nostra comunità ma a tutto il mondo. Il crollo è una vergogna , esigiamo spiegazioni da chi ha il dovere di darle, «al più presto e senza ipocrisie». Le nostre critiche sono precise noi riteniamo che si bada più all’ inaugurazione del museo che alla preservazione dei beni che dovranno essere custoditi , tutto questa fretta non vogliamo pensare che sia dettata dalle prossime amministrative di Marzo ? Noi chiediamo alla sovrintendenza che ignori le critiche, ma faccia serenamente il suo lavoro come ha sempre fatto per far si che i turisti trovino qualcosa da guardare e gli studiosi qualcosa da studiare. Chiediamo che il sindaco si prenda l’onere di riferire in un dibattito aperto al pubblico su tutta la questione e lo invitiamo inoltre a fare un passo indietro, del quale supponiamo che tutta la comunità indipendentemente dal colore politico gli sarà immensamente grato.

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