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martedì 18 gennaio 2011

BARLETTA : braccio di ferro tra cittadini e lucciole nella zona Santuario dello Sterpeto cittadini:« «Non c'è nessuna voglia di assuefarsi al fenomeno del sesso in strada»

Dopo l’allarme lanciato dal coordinatore cittadino di Trinitapoli dell’Italia dei valori Michele Cataletti – tramite lettera indirizzata al primo cittadino della città di Barletta Nicola Maffei e al Prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani – in merito alla questione “Lucciole” nei pressi del Santuario delle Madona dello Sterpeto, ora impazza anche la rabbia di un gruppo di cittadini residenti nelle vicinanze del luogo sacro il quale dopo anni di disagi e denuncie inascoltate hanno deciso di intraprendere la strada della petizione inviata nei giorni scorsi a Forze dell’ Ordine e Istituzioni locali.

«Non c'è nessuna voglia di assuefarsi al fenomeno del sesso in strada, chiediamo lo sgombero definitivo delle prostitute che, ogni giorno, con atteggiamenti volgari, poco civili e vergognosi, si esibiscono sulle nostre strade, soprattutto nelle vicinanze del Santuario Madonna dello Sterpeto, a ridosso del ponte, in curva sotto la complanare 16 bis. Dalla mattina sino al tardo pomeriggio ci sono ragazze che vendono sesso, che esercitano indisturbate le loro attività e per noi è divenuto impossibile fare anche solo una passeggiata». ».

Insomma, un misto di imbarazzo e disagio per gli abitanti della zona, strade che da un po di anni a questa parte sono diventate zone franche per chi lontani da occhi indiscreti, decide di esercitare il mestiere più antico del mondo.
Non solo imbarazzo per i cittadini ma anche disagi alla circolazione stradale, dovuto principalmente ai clienti che si fermano per barattare le prestazioni un disagio che si acutizza soprattutto quando i clienti delle lucciole sono i camionisti che fermano i mezzi pesanti sul ciglio della strada creando pericolo al traffico. Per alcuni residenti, poi, il problema non ha solo un risvolto sociale e culturale, ma bensi anche igienico, visto che in molti lamentano la presenza di
rifiuti, sporcizia, siringhe e profilattici disseminati sui terreni adiacenti.
Dopo la petizione, i residenti della zona a ridosso della Madonna dello Sterpeto, dicono, sono pronti ad altre iniziative popolari pur di combattere efficacemente il problema.
Ma forse, più che combattere le «lucciole», magari potrebbe essere utile individuare i protettori, i veri responsabili di questo «business» del sesso su strada.

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