CON 10,33 EURO ORA POTRETE SAPERE PERCHE’ SARETE STATI ESCLUSI
Sull’Avviso Pubblico relativo all’assunzione di 6 Unità Ufficio Staff Presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani si è scritto tanto e ognuno ha avuto modo di esprimere le proprie opinioni. Bene hanno fatto gli Organi di Informazione, cartacei e on-line, a dare massima pubblicità di quanto stava accadendo, portando l’Avviso a conoscenza delle migliaia di “aspiranti” che hanno inviato i loro curricula. Ora che il termine per la presentazione è scaduto riteniamo opportune alcune riflessioni su quanto accaduto e su alcuni aspetti in particolare, sorvolando su posizioni strumentali e poco nobili che pure si sono registrate da parte di quanti ben conoscono il “metodo”, utilizzandolo ogni giorno a proprio piacimento, al di la delle appartenenze politiche e/o partitiche.
Noi vediamo la cosa sotto altri aspetti: quelli del diritto all’informazione e alla partecipazione. L’aspetto che per primo abbiamo evidenziato in questa vicenda è legato all’assoluta assenza dell’informazione sui Siti Istituzionali e Comunali, facendo venire meno il concetto di “Rete tra i vari Enti” e dando adito a perplessità non di poco conto sull’effettiva capacità di interazione tra i vari Organi. Altro elemento di disappunto è la mancata divulgazione dell’informazione da parte dell’Area Comunicazione della Provincia che, in maniera inusuale, avrebbe taciuto completamente su questo Avviso Pubblico.
In merito al nostro appello affinché giungessero tantissime richieste di assunzione, appello ampiamente accolto, come facilmente prevedibile, ciò è stato il risultato di un’attenta e approfondita riflessione: a parte il diritto di partecipare ad un “richiamo” per finalità occupazionali, cui tutti devono legittimamente ambire, quello che è importante sottolineare è che “solo inviando la propria istanza di partecipazione si acquisiscono alcuni diritti quali quello di avere accesso agli atti come persona interessata al procedimento”, in modo da conoscere, almeno, le motivazioni secondo le quali le scelte ricadranno su alcuni e quelle per le quali altri saranno stati SCARTATI.
Perché questo diritto abbia dovuto avere il costo di euro 10,33 non ci è ancora dato saperlo e sarebbe bene, alla luce delle tante considerazioni già fatte nel merito, che vengano rimborsati, con una lettera di scuse di accompagnamento a meno che le assunzioni non saranno effettivamente attinte senza preclusioni o pregiudizi, seppur consapevoli delle facoltà proprie di scelta da parte del Presidente.
Il fatto che oggi si debba pagare per tutto, anche per avere la possibilità di “proporsi” attendendo le altrui decisioni non nel merito ma sulla base di altre valutazioni, è qualcosa di indecente che dovrebbe moltiplicare il senso di indignazione già espresso da alcuni aspiranti, anche pubblicamente.
Ora non resta che aspettare il verdetto; un verdetto che nessuno dovrebbe ancora conoscere.
Una “sentenza” che avrà un elevatissimo valore sociale e culturale in quanto ora le migliaia di partecipanti all’Avviso hanno acquisito anche il diritto di “sindacare” e semmai di conoscere la motivazione secondo la quale di fronte ad un curriculum di elevatissimo spessore, con caratteristiche ineccepibili dal punto di vista morale e professionale; di fronte a persone che garantiscono competenza, riservatezza, esperienza e disponibilità ci si veda irrimediabilmente ed inspiegabilmente ESCLUSI.
Associazione “Io Ci Sono!”
ANDRIA
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