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domenica 27 marzo 2011

BARLETTA : Muri imbrattati al "Casardi": l'Assessore provinciale Dario Damiani sporge querela

Una querela contro ignoti per i fatti verificatisi nella notte tra il 20 ed il 21 marzo scorso a danno del Liceo Classico “Casardi” di Barletta, struttura risalente agli anni Trenta e sita in via Ferdinando d’Aragona a Barletta, i cui muri si sono presentati nella mattinata di lunedì tristemente ed indecorosamente imbrattati.


A sporgerla, lo scorso 22 marzo, l’Assessore alla Programmazione Economica e Finanziaria ed al Patrimonio della Provincia di Barletta - Andria - Trani e Consigliere comunale di Barletta, Dario Damiani.

«Mentre la nostra Provincia sta effettuando i lavori di ristrutturazione e risanamento ambientale del “Casardi” - ha commentato Damiani -, in più di una circostanza, soggetti che non ho difficoltà a definire “idioti” non perdevano occasione per dimostrare la loro stupidità imbrattando le facciate di una struttura che rappresenta il patrimonio scolastico della nostra Provincia e della città di Barletta. Dopo che l’impresa appaltatrice si era sistematicamente adoperata per ripulire tali scritte, nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 marzo la situazione si è spiacevolmente ripresentata, in maniera ancor più cospicua ed evidente, agli occhi dei cittadini barlettani, motivo per cui ho deciso di sporgere regolare denuncia. Passino le bravate, errare d’altronde è umano, ma perseverare è diabolico e non possiamo far sì che certi episodi diventino una consuetudine: noi amministratori - ha proseguito Damiani - dobbiamo infatti dare il buon esempio, cercando in ogni maniera di prevenire e contrastare certi atti che creano disagio alla popolazione (e nella fattispecie alla vita scolastica degli studenti del “Casardi”), oltre a fornire all’esterno una cattiva immagine della nostra città e della nostra comunità. Questi fattacci - ha concluso l’Assessore al Patrimonio della Provincia di Barletta - Andria - Trani - dimostrano come purtroppo al giorno d’oggi vi sia ancora qualcuno che si “prodiga” nel danneggiare il patrimonio cittadino, in barba a quanto previsto dal Codice Penale, dall’ordinanza sindacale del 14 luglio 2010 del Sindaco ma soprattutto dal senso civico di ciascuno di noi».

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