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venerdì 25 marzo 2011

Recuperare e valorizzare le 276 opere pittoriche del Maestro Di Pasquale

Lorenzo Marchio del PD invita l’amministrazione comunale di Andria ad inserire tra le priorità la realizzazione della pinacoteca
Recuperare e valorizzare le 276 opere pittoriche del Maestro Alfonso Di Pasquale donate alla città di Andria dalla famiglia dell’artista andriese. E’ questo l’ordine del giorno presentato dal Consigliere cittadino del Partito Democratico, Lorenzo Marchio in difesa di un patrimonio culturale di Andria che rischia di esser compromesso per sempre se non si interverrà in tempi rapidi e celeri: “Pensiamo sia opportuno riportare alla luce questa problematica – dice Lorenzo Marchio – poiché la salvaguardia del patrimonio artistico di una città è alla base di uno sviluppo strategico culturale”.


In particolare l’ordine del giorno presentato, ripercorre rapidamente i passaggi passati fatti a partire dal 2005 anno in cui vi è stata la donazione delle opere con un atto pubblico ed anno in cui vi è stata anche la perizia critica artistica dell’autorevole storico dell’arte Alfredo Pasolino, il quale le ha giudicate di altissimo valore artistico. Già il precedente consiglio comunale aveva dato indirizzo all’unanimità di rispettare al meglio il patrimonio in possesso della Città, ma non tutto è stato fatto: “Ed è qui che deve assolutamente intervenire la politica – prosegue Lorenzo Marchio – abbiamo tutti l’obbligo morale e civile di valorizzare e difendere a tutti i costi il nostro patrimonio ed il Maestro Alfonso Di Pasquale con le sue opere è un importante testimone della nostra cultura”.

E’ per questo che l’impegno richiesto all’attuale Amministrazione guidata da Nicola Giorgino è quello di valorizzare con tutti gli strumenti a disposizione le opere pittoriche del Maestro andriese impegnando delle risorse finanziare già nel prossimo bilancio di previsione 2011. Inoltre, l’invito è quello di individuare in tempi rapidi una idonea sede nel centro antico per l’esposizione permanente delle opere donate alla città, nonché la possibilità di favorire la nascita di un laboratorio d’arte dedicato ai giovani per alimentare idee e creatività future: “In caso contrario – conclude Lorenzo Marchio – si rischia seriamente di dover riconsegnare il patrimonio dell’artista Di Pasquale alla famiglia”.


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