Caro Pino Trascurato,
siamo i tuoi fratelli, Pino Abbattuto e Pino Curvo, deceduti brutalmente nel 2009 per motivi ancora oggi in corso di indagine. Anche noi subimmo la tua stessa sorte: la trascuratezza, l’indifferenza e l’abbandono di chi, pur sapendo non ha fatto nulla per evitare il peggio.
Qualcuno oggi dirà: se non avessimo buttato giù anche voi nel 2009 avrebbe potuto succedere la stessa cosa accaduta nel giardino dell’Asilo Rosmini la mattina di venerdì 17 giugno 2011. Ebbene non è proprio così e lo abbiamo ampiamente dimostrato a suo tempo.
Tornando a quel maledetto venerdì 17; quel giorno avrebbe potuto essere tristemente ricordato come il giorno della “strage dei bambini di via Bari” ma tu no; tu sei stato più galantuomo e più serio di quei signori che ti hanno lasciato abbandonato e senza cure per decenni, fino al giorno in cui sei caduto, senza più le forze e senza che costoro abbiano ascoltato il grido di allarme da mesi lanciato dai dirigenti e personale dell’Asilo.
Tu, Pino Trascurato, sei stato più galantuomo e più serio di quei signori ed oggi rappresenti il vero esempio del bene che prevale sul male e sull’idiozia; tu sei quello che con il tuo nobile gesto hai lasciato un insegnamento prezioso che i saggi devono saper cogliere.
Grazie per aver evitato quella strage; grazie per esserti spezzato nel silenzio del primo mattino quando l’Asilo era ancora chiuso; grazie per quello che hai rappresentato per tutti i tanti bambini che hanno frequentato quell’Asilo e che giocavano ogni giorno ai piedi delle tue radici ove era solito fermarsi un delizioso gattino, mascotte della Scuola.
Oggi vediamo che sei ancora lì, per terra; spezzato, abbandonato e solo.
E’ chiaro, caro Pino Trascurato, che quei signori lì non hanno capito un cazzo.
Con lo stesso disgusto di allora.
I tuoi fratelli:
Pino Abbattuto e Pino Curvo (da Andria)
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