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martedì 4 ottobre 2011

BARLETTA : Due inchieste sul crollo si indaga per omicidio colposo

Rabbia e dolore a Barletta dopo la strage delle operaie. Ascoltate numerose persone che erano nella zona del crollo che ha causato la morte di quattro lavoratrici e della figlia dei titolari del maglificio situato nello scantinato del palazzo. Sequestrate le autorizzazioni. La procura di Trani: era stato chiesto al Comune di predisporre verifiche statiche sull'immobile

Rabbia e dolore a Barletta. La città si interroga sul dramma del maglificio, che è costato la vita a una ragazzina e quattro operaie. E procede il lavoro degli inquirenti. Numerose persone, tra le quali abitanti della palazzina crollata che erano fuori casa al momento della tragedia, vengono ascoltate dagli investigatori. Al vaglio sono le tante denunce sui rischi di staticità dell'edificio in seguito ai lavori di demolizione di un rudere attiguo, in corso da tempo per far posto ad un nuovo stabile. Al Comune era stato chiesto di predisporre verifiche statiche sull'immobile crollato: lo ha detto, interpellato dall'ANSA, il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo. "Lo posso confermare. Non è una voce di popolo, ma un dato documentato", ha spiegato.

Polizia e carabinieri stanno raccogliendo informazioni sui risultati del sopralluogo fatto venerdì 30 settembre scorso nello stabile crollato da vigili del fuoco e tecnici comunali. E' stata anche sequestrata la documentazione relativa alle autorizzazioni ottenute nel tempo per svolgere i lavori di demolizioni propedeutici alla costruzione del nuovo manufatto da parte del proprietario dell'area e dell'impresa edile alla quale erano stati affidati i lavori. La Guardia di finanza, dal canto suo, sta acquisendo notizie sull'attività del maglificio, ubicato in un locale al piano terra dell'edificio, soprattutto per verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e dalla regolarità delle assunzioni.

Sono due le inchieste avviate dalla Procura di Trani sul crollo della palazzina. A quella per disastro colposo, avviata già dopo la sciagura, si è aggiunta quella per omicidio plurimo colposo, accusa al momento a carico di ignoti. Il giorno dopo la tragedia, sul posto sono ancora al lavoro numerose squadre per la rimozione delle macerie dello stabile di tre piani, e anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha visitato ciò che resta dell'antico stabile risalente agli anni '30, imploso ieri mattina verso le 12,30.  "Non aggiungere dolore a dolore, disagio a disagio". Così ha detto Vendola, annunciando che, per questo, la giunta regionale pugliese alle 14 si riunirà in seduta straordinaria per decidere un "contributo concreto" per le famiglie delle vittime.

Le salme delle quattro operaie sono state trasportate all'istituto di medicina Legale del Policlinico di Bari dove verranno sottoposte ad autopsia. Nell'istituto è già da ieri sera il corpo di Maria Cinqueplami, la 14enne figlia dei proprietari del maglificio il cui corpo è stato il primo ad essere recuperato. L'amministrazione comunale di Barletta, insieme con il coordinamento provinciale della protezione civile, ha organizzato il trasferimento al policlinico dei famigliari delle vittime.

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