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martedì 27 marzo 2012

BARLETTA : Morta dopo test, probabile errore etichettatura sostanza

Si sarebbe verificato un errore di confezionamento, o di etichettatura: in una delle fasi successive alla produzione, cioe', il nitrito di sodio, sostanza tossica, sarebbe stato immesso in contenitori etichettati come sorbitolo, che e' invece un integratore alimentare innocuo. E' l'ipotesi sulla quale si appunta l'attenzione degli inquirenti della procura di Trani dopo che gli ulteriori esami compiuti nelle ultime ore dal tossicologo Roberto Gagliano Candela hanno confermato che non c'era proprio sorbitolo nella sostanza somministrata nel centro clinico di Barletta.

E' stata trasferita dal reparto di rianimazione e anestesia a quello di medicina dell'ospedale 'Dimiccoli' di Barletta Addolorata Piazzolla, di 62 anni, di Margherita di Savoia, ricoverata dal 24 marzo dopo che, con altre due donne, eseguiva un test sulle intolleranze alimentari.

A causa di quella sostanza, rivelatasi nitrito di sodio, e' morta Teresa Sunna, di 29 anni, Trani. L'altra donna salvata dai medici dell'ospedale di Barletta, Anna Abbrescia, di 32 anni, di Altamura, e', come Piazzolla, in condizioni che migliorano col passare dei giorni. 

Individuare in quale passaggio della filiera di produzione e vendita e' stato immesso nitrito di sodio nella sostanza che avrebbe dovuto esser sorbitolo per un test sulla intolleranza alimentare. E' l'obiettivo che intende raggiungere oggi il pm di Trani Michele Ruggiero che indaga sulla morte di una donna e l'avvelenamento di altre due avvenuti il 24 marzo a Barletta in uno studio medico privato. Per questo, oggi il pm incontrera' gli amministratori della Cargill, azienda che prodotto la sostanza, e quelli della irlandese Mistral che l'ha venduta via internet in vari Paesi e in Italia.(ANSA).

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