Ieri si è tenuto il consiglio comunale per discutere di TARSU, IMU , addizionale IRPEF e della lettera della Corte dei Conti il quale tiene sotto stretto controllo il bilancio del nostro comune.
Senza usare giri di parole possiamo subito informare i cittadini che sia le tasse che le imposte aumenteranno, tecnicamente questi aumenti sono necessari al di sopra di ogni colore politico, infatti la riduzione dei trasferimenti da parte del governo centrale unitamente all'aumento della pressione fiscale che è stata demandata con un pizzico di viltà agli enti locali quali comuni e regioni, costringono gli amministratori di turno a dover fare i conti con tagli e aumenti della pressione fiscale nei confronti dei già martoriati cittadini.
Fatta questa premessa doverosa che mette al riparo da ogni tipo di demagogia, bisogna entrare però nel contesto politico trinitapolese, fatto di una gestione passata molto poco propensa al futuro ma concentrata solo sul presente. Infatti riteniamo strumentali e demogogiche le affermazioni della maggioranza quando dice che i sindaci passati hanno indebitato fortemente il comune portandolo ad un passo dal dissesto. Il motivo è semplice i mutui contratti sono stati fatti per effettuare investimenti e non per pagare spese correnti, la vera critica che si dovrebbe fare ai sindaci precedenti e su tutti al sindaco Barisciano è sopratutto una e non a caso utilizzeremo le parole dell'ex sindaco Sannicandro il quale affermava :" L'alto stato di indebitamento in cui versa il nostro comune non permetterà alle prossime generazioni di poter effettuare investimenti, il nostro comune rischia il fallimento. E' politicamente scorretto non consentire ai futuri amministratori di poter amministrare infatti il comune sarà troppo indebitato nei prossimi 20 anni e non potrà contrarre più mutui per investimenti." Queste parole profetiche venivano pronunciate nel lontano 2005 con Nicola Di Feo vice-sindaco e Giustino Tedesco assessore e non sappiamo se l'attuale sindaco fosse già iscritto all'UDEUR o si interessasse attivamente di politica.
Naturalmente teniamo a precisare che fino all'anno precedente il vice-sindaco non era Nicola Di Feo ma la professoressa D'Introno moglie dall'ex sindaco Sannicandro.
Oggi la situazione è esattamente come descritto sopra , il comune non ha nessuna capacità di fare investimenti quindi gli amministratori sono obbligati ad inventarsi qualcosa a costo zero per svolgere il loro mandato ,contemporaneamente devono aumentare le tasse per fare cassa e dovranno a breve anche rinunciare alle loro indennità , licenziare lo staff e ritirare gli aumenti ai dirigenti. Nonostante tutte le forze politiche tentano di scaricare la colpa gli uni su gli altri, il vero problema è che non mostrano idee concrete per superare questo momento e sinceramente non si vedono molte alternative. E' chiaro che le tasse ed Imposte vanno aumentate e i cittadini dovranno pagarle, ma deve essere chiaro che non sarà permesso agli amministratori di fare scelte a cuor leggero come in passato. La Tarsu sarà aumentata ma non si sà precisamente di quanto, la minnoranza ha chiesto la sfiducia per L'assessore Giacinto Di Benedetto il quale ritiene di aver fatto tutto il possibile in base alla situazione oggettiva. L'addizionale IRPEF verrà portata allo 0.8 % tariffa massima perchè L'assessore Filannino dice che nonostante i tagli ( Tele Soccorso, Indennità degli assessori 15% e altri recuperi vari) i conti non tornano. L'Opposizione propone un taglio delle indennità più drastico e l'eliminazione dello staff del sindaco impegnato secondo la Consigliera Tarantino a "mantenere l'agenda degli appuntamenti del Sindaco". Il Sindaco ha rifiutato categoricamente l'idea di tagliare il suo staff dicendo che è vitale per la sua amministrazione, ma siamo pronti a scommettere che con il peggioramento della situazione sarà costretto a cedere. Infatti nonostante tutto è oramai improponibile mantenere questo privilegio in questa situazione catastrofica. E crediamo che forse non sono così necessari come il sindaco sostiene.
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