Sono in fase di divulgazione i dati relativi
alla prima settimana di svolgimento dei saldi estivi 2012 e arrivano anche le
conferme di un trend nerissimo con cali anche superiori, in media, al 17% nei
piccoli negozi. Un trend che nella Regione Puglia sta sfiorando anche
percentuali che superano abbondantemente il 23% rispetto al 2011.
Segno negativo ma decisamente “sopportabile”
per i centri commerciali, i quali in Puglia rimangono padroni del mercato,
avendo viste soddisfatte tutte le loro richieste sia in termini numerici di
insediamenti che di libertà di aperture festive, anche se la “guerra tra fratelli”
non si placa e la concorrenza tra gli stessi centri commerciali è sfrenata,
seppur distanti pochissimi chilometri l’uno dall’altro, in barba anche ai
vincoli imposti dalla normativa in materia di bacino di utenza.
Tornando ai saldi estivi si è partiti
immediatamente con percentuali elevatissime di sconto ma neanche questo
elemento è riuscito a far preferire lo shopping cittadino, con città
completamente deserte e un flop generalizzato, seppur in presenza di qualche
dispendiosa ed inutile iniziativa pubblica.
Anche nelle città capoluogo di Provincia della Bat la situazione non
cambia di molto e lo strapotere dei grandi gruppi affossa piccoli negozi e
mercati, anche rionali, non intaccando in maniera importante il comparto legato
all’alta moda che pure registra cali in termini di vendite e soprattutto di
“quantità” vendute.
Mancando completamente “il fattore T” che significa Turismo, sono ogni
anno vane le attese che i numerosi turisti che comunque visitano le splendide
bellezze naturali e monumentali del nostro territorio possano minimamente
pensare di fermarsi a fare shopping nelle nostre città poco attrattive e trascurate,
con un’offerta frastagliata di servizi inefficienti.
I commercianti stanno pensando di attuare qualche “stratagemma” per
tentare un rilancio delle vendite giudicato quasi impossibile soprattutto
perché fortemente ostacolato da condizioni oggettive e strutturali
assolutamente disincentivanti così come nessuna forma di benefico effetto lo
stanno avendo quelle sporadiche, solite, stanchevoli e abituali iniziative che
qualche Assessorato comunale sta tentando di riproporre senza convinzione né
introducendo elementi forti di innovazione e stimoli.
Rispetto alla nostra proposta formulata lo
scorso 26 giugno alla Regione Puglia di anticipazione della data di inizio dei
saldi estivi, per quest’anno, al 2 luglio invece del 7 luglio, la stessa
Regione Puglia ha riscontrato la richiesta giustificando il mancato
accoglimento con il dato che vedrebbe l’inizio dei saldi estivi uniformato in
tutta Italia alla stessa data.
La nostra proposta aveva l’intento di “andare
oltre” e in quelle Regioni laddove, invece, proposte come la nostra di
anticipazione sono state accettate, proprio in quei primi giorni di vendite a
saldo “anticipate” si è mossa qualcosina in più.
In ogni caso rimane ancora del tempo a
disposizione poiché quest’anno i piccoli esercizi commerciali rinunceranno
quasi completamente al periodo di chiusura per ferie che sarà limitato alla
settimana dal 13 al 19 agosto, per il 27% dei negozi; i restanti o usufruiranno
solo di qualche giorno dal 15 al 19 agosto o resteranno aperti anche in quei
giorni, rinunciando completamente alle ferie che non esistono più e godendosi
solo la classica scampagnata di ferragosto.
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