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mercoledì 17 ottobre 2012

ANDRIA : RIORDINO DELLE PROVINCE, IL COMUNE NON STIA A GUARDARE. NON SERVE A NULLA, QUINDI DELIBERI CIO’ CHE DEVE DELIBERARE.



Il dibattito sul riordino delle province sembra volgere al termine e tra divisioni e diverse visioni da parte anche dei consiglieri regionali della Sesta Provincia il cero si è sciolto e nessun segnale giunge dall’Ente Locale chiamato a deliberare e non ad approvare un semplicistico ed inutile Ordine del Giorno, come ha fatto. A fronte di questo attendismo tattico ma improduttivo da parte dell’Ente Locale timoroso che dalle diverse visioni possa nascere una seria frattura istituzionale e politica, ci sono comunità che scelgono e lo fanno nella piena legittimazione. Accade a Fasano dove la parola è passata ai cittadini i quali, attraverso un referendum popolare, decidono di stare con Bari. Stare con Bari è quello che chiedono anche i cittadini di Andria piuttosto che essere accorpati alla Provincia di Foggia. Quindi nessun attendismo e timore di assumere decisioni che potrebbero turbare e smuovere equilibri estranei agli interessi dei cittadini e tutti interni a gruppi, gruppetti e lobbies di potere locale e provinciale. Non sappiamo se siano stati messi in conto tutti i possibili risvolti derivanti da una decisione “d’ufficio” da parte del Governo e il definitivo accorpamento con Foggia. Di sicuro dopo la ricezione della relazione e della documentazione da parte del Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, senza una deliberazione chiara e rispettosa del dettato normativo da parte del Consiglio Comunale di Andria che ha il dovere di deliberare, la strada sarà irreversibile e non saranno sicuramente i ricorsi basati sulla difesa di non meglio precisate identità territoriali a “salvare” la Sesta Provincia, in agonia irreversibile e senza altre possibilità di cure alternative.
Torniamo a chiedere a gran voce, anche in qualità di Movimento che ha partecipato alle ultime elezioni amministrative a sostegno di un chiaro Programma di governo cittadino che indicava nella partecipazione popolare e nella visione collettiva delle scelte il proprio fondamento, la convocazione di un consiglio comunale monotematico che deliberi l’ADESIONE DELLA CITTÀ DI ANDRIA ALL’AREA METROPOLITANA DI BARI, CON LA ESPRESSA INDICAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ DI PARTECIPARE DA SUBITO ALLA DEFINIZIONE DEGLI ATTI STATUTARI ED ISTITUTIVI, QUALORA NON DOVESSE ARRIVARE IN TEMPI CONGRUI UN PROVVEDIMENTO CORRETTIVO DA PARTE DEL GOVERNO CON IL QUALE SI PREVEDA LA DEFINIZIONE DI UNA CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE COMPRENDENTE I COMUNI DELLA ATTUALE PROVINCIA DI BARLETTA – ANDRIA - TRANI E QUELLI DELLA PROVINCIA DI BARI NON ADERENTI ALLA ISTITUENDA CITTÀ METROPOLITANA”.
Non attendiamo che la città di Andria sia curata quando sarà già stata sepolta.



Coordinamento Cittadino
Movimento Civico “ANDRIA CI CHIAMA”

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