Ai sensi della nuova Legge regionale n.
24 del 20 agosto 2012 “Rafforzamento
delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici
locali”, il Comune di Barletta rientra nell’ATO (Ambito Territoriale
Ottimale) che raggruppa i 10 comuni della Provincia Barletta-Andria-Trani. Gli
Ambiti Territoriali Ottimali organizzano ed erogano i servizi pubblici locali
attraverso l’organo di governo dell’ambito composto dai Sindaci o loro delegati
dei comuni rientrati dell’ATO.
All’interno dell’ATO aderisce all’ARO1
(Ambito di Raccolta Ottimale) con Bisceglie e Trani che eroga i soli servizi del
ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, attraverso
l’istituzione di un unico ente.
Di conseguenza Camassambiente di
Bisceglie, Amiu di Trani e Barsa di Barletta a breve non potranno più
coesistere.
Entro il 31 gennaio difatti i Sindaci
dei Comuni di Bisceglie, Trani e Barletta (il Commissario prefettizio) devono
siglare un accordo per il coordinamento, l’attuazione e la gestione associata
dei compiti, delle funzioni amministrative comunali e delle attività connesse
ai servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e
assimilati e servizi annessi, ed individuare un Comune capofila che per numero
di abitanti dovrebbe essere Barletta.
Nei 90 giorni successivi poi sono
chiamati a formulare il Bando di gara per l’affidamento della gestione dei
servizi. Questo risulta essere un passaggio fondamentale che avrà conseguenze
non solo sulla gestione dei servizi (rifiuti e trasporti) ma anche e
soprattutto sull’economia locale. Nei prossimi 3 mesi ci giocheremo la
possibilità di avviare o meno una riconversione del tessuto socio economico.
Una riconversione dalla quale dipende per lo meno il 40% dell’economia locale.
Oltre alle conseguenze sanitarie ed
ambientali che derivano da una sana gestione dei servizi pubblici locali,
quello che è necessario sottolineare e far comprendere alla cittadinanza è che
il futuro si basa sul lancio di nuovi settori eco-logici. La gestione del ciclo
dei rifiuti incentrata su riduzione, riuso e riciclo rappresentano in numerose
comunità la nuova fonte di benessere e progresso. E’ questo un settore in grado
di trainare un territorio depresso verso una ripresa socioeconomia in grado di
garantire lavoro, salute ed ambiente.
Risulta pertanto fondamentale prevedere
nei capitolati del bando di gara tutti i punti/servizi ai cittadini che
rientrano nella Strategia Rifiuti Zero.
E’ evidente che le basi sulle quali
verrà definito il bando di gara hanno natura strettamente politica. Sono scelte
politiche che avranno enormi conseguenze e relative responsabilità. Barletta
oggi non ha un governo politico ed il Commissario Manzone è tenuto a scegliere
per la nostra comunità ed il nostro futuro. Quello che auspichiamo avvenga è
l’avvio di un incontro pubblico e partecipato da tutti i portatori d’interesse
della nostra città per decidere insieme la linea da portare in seno all’ARO e
soprattutto che serva ad informare e coinvolgere i cittadini.
Ci domandiamo che cosa pensano il
presidente Dibitonto e gli altri membri del CdA Bar.s.a., nonché i nostri 4
consiglieri regionali, Giovanni Alfarano, Filippo Caracciolo, Ruggiero Mennea e
Franco Pastore che hanno votato e, forse, seguito l’iter che ha portato
all’approvazione della Legge sul Rafforzamento
delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici
locali. Pensano sia un settore strategico per Barletta o no? Che cosa pensano
di promuovere per la sua ripresa socio-economica e l’avvio di un percorso in
grado di rendere la nostra comunità al passo con i tempi perciò innovativa e
sperimentale? La genericità degli interventi regna sovrana. Da parte loro
nessuna concreta, valida e coraggiosa proposta. Nessuna proposta che sappia
coniugare lavoro, salute ed ambiente.
Sabrina Salerno - Associazione Beni
Comuni / Alessandro Zagaria - Collettivo Exit
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