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sabato 12 gennaio 2013

PUGLIA : "Destrutturazione". La battaglia politica di Amati, Mennea, Pentassuglia


“L’unico processo di rinnovamento tollerabile della politica, senza mancare di rispetto alla vita umana, è la ‘destrutturazione’; solo così il centrosinistra e il PD potranno vincere in Italia e confermare la vittoria in Puglia.”
 
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia.
 
“C’è bisogno di trasformare una comunità politica - dicono - che reputa scomode le riforme, perché poco incline ad aggiungere, sottrarre o modificare classi dirigenti, culture, politiche e, soprattutto, riti.
 
C’è in giro molta parte della politica in ‘carriera’ che pensa all’innovazione limitandosi a mutare il nome sociale della casa, da PDS a PD, piuttosto che riorganizzarsi sferrando un pesante colpo di maglio alle vecchie strutture, ai pensieri immobili e alla propria carriera senza mai correre un rischio. Insomma, il rispetto delle regole d’ingaggio che il PD si era dato.
 
E’ questo il senso della nostra ‘battaglia’.
 
L’abbiamo cominciata all’apice della più eclatante ‘vergogna’ nazionale e regionale, le liste elettorali, ponendo una domanda a Bersani che ancora non ha avuto risposta, e temiamo che mai l’avrà per la supponenza che accompagna sempre chi compie ‘mali’ ingiusti.
 
E’ per questo che non aspettandoci nulla abbiamo deciso di non aspettare che si consumino altre trame ed arbitri, e questa volta in danno dei pugliesi.
 
Il nostro cammino, a questo punto, sarà promuovere ed incentrare sul Partito Democratico alleanze nuove, appunto destrutturate, con gruppi ed individui che nel PD e nella sua coalizione in costruzione siano in grado di assicurare novità, attraverso un processo di selezione di uomini ed idee che debbono vincere solo ‘bagnandosi’ in consultazioni vere,  prive di regole da violare per il comodo di chi le scrive, o che limitino ed orientino il percorso ed il risultato.
 
Come abbiamo già detto in un’altra occasione, insomma, una grande ‘Prova d’orchestra’, affidata al talento e al merito degli orchestrali, che non si connaturano per il grado di amicizia con i ‘potenti’ ma trovino conferma solo con la preferenza espressa dai Cittadini.
 
Nel frattempo, continueremo ad esigere che le critiche e le proteste nei confronti di chi ha determinato questa situazione, a Roma come a Bari, e per ora pronunciate generalmente in silenzio, possano emergere e deflagrare per far vincere il tempo nuovo della ‘destrutturazione’, che passa anche attraverso l’accompagnamento alla porta del nostro partito di chi preferisce ‘morire’ avvolto in una bandiera, trascinando con sé i ‘vivi’, che sono tali solo se capiscono in tempo l’ora in cui bisogna reagire.”

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