Non sembra placarsi per il momento, la lunga polemica tra la maggioranza tramite il Vice Sindaco Andrea Minervino e la minoranza in questi casi con il consigliere del Pd Donato Piccinino.“Abbiamo capito che è lui che deve portare la croce in questa vicenda”.
E’ netta la risposta dell’opposizione alle ultime accuse del vicesindaco di Trinitapoli. “L’assessore Minervino – dichiara Donato Piccinino (Pd) – che ribadiamo si è assunto la responsabilità della fuga dall’aula, mente perché è sotto gli occhi di tutti che le ragioni stanno tutte in questioni interne alla maggioranza tanto che il messaggio che lancia è chiaro: bisogna disciplinare meglio le sedute dei Consigli Comunali. Il Presidente Marzucco ha ben coordinato i lavori dall’aula nel fase del dibattito. Il Sindaco aveva anticipato una sua proposta e, nel rispetto di un’elementare principio democratico (il confronto), l’opposizione in maniera unitaria si apprestava a presentare, con il consigliere Brandi (Pd), una propria richiesta di deliberazione sulla base di quanto emerso dalla discussione. Segue però l’ordine di abbandonare l’aula. Abbiamo capito che l’assessore Minervino, con i suoi sodali, ha di solito un bivio davanti a sé: o il silenzio tombale oppure la fuga. Il luogo della rappresentanza politica è il Consiglio Comunale, a poco servono le dichiarazioni postume a mezzo stampa.
Le fotografie non parlano.Perché non pensa che siano i cittadini e un’intera comunità politica ad essere schifati e stanchi? Non riconoscere il luogo del confronto scelto dal popolo come lo spazio democratico per eccellenza è un attacco indegno alle Istituzioni soprattutto quando in gioco ci sono grandi problematiche che abbiamo sempre messo al centro dell’attenzione attraverso gli strumenti che norme e regolamenti ci mettono a disposizione: interrogazioni, mozioni, conovocazioni.A certi atteggiamenti sprezzanti è inutile che l’assessore aggiunge giustificazioni tecniche assolutamente residuali sulla questione della proprietà dei terreni. Se questo problema è prioritario lo sapeva pure 18 mesi fa quando ha promesso l’avvio del progetto entro poche settimane? Oppure prima non sapeva di cosa stava parlando? Ci permettiamo di ricordare che tra opere pubbliche e cipressi c’è una bella differenza.La questioni meramente burocratiche sono solo il pretesto per non parlare e dare risposte ai gravi ritardi che stiamo registrando in merito al progetto da quando lui ha iniziato a fare promesse insieme al suo Presidente Ventola e al Pdl.
Evidentemente le scoperte che ha fatto (vorremmo sapere quando a questo punto) sul problema della trascrizione della proprietà dei terreni è insignificante per la Provincia Bat se da un mese ha pubblicato il bando di gara che scade il 25 febbraio. Oppure la Provincia ha anticipato la pubblicazione senza le dovute autorizzazioni e adempimenti da parte del Comune? L’assessore, quindi, la smetta di prendere e prendersi in giro. Andando via ha evitato di dichiarare se la pensa come noi e, forse, molti altri anche della sua maggioranza rispetto al fatto che il progetto preliminare redatto dalla Provincia Bat non è soddisfacente per la nostra Città, non risponde alle esigenze dello Staffa e non è coerente con tutte le promesse fatte, quelle sì da campagna elettorale.
Visto che dobbiamo necessariamente tornare in consiglio comunale avrà tempo per preparasi meglio. Su un punto non retrocediamo: il Liceo Staffa non è un Istituto da serie B”.
Michele Mininni
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