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mercoledì 4 settembre 2013

PUGLIA : Omicidio della dotteressa Labriola. Necessità di un servizio di protezione del personale sanitario


Sgomento e vicinanza alla famiglia: sono i primi sentimenti espressi dal presidente del Collegio Ipasvi di Bari, Saverio Andreula, in merito all'omicidio della dottoressa Paola Labriola, avvenuto nel centro di salute mentale del capoluogo. "la mia personale solidarietà e quella di tutta la categoria infermieristica va ai familiari della dottoressa Labriola" dichiara Andreula che, però, rilancia un' allarme spesso inascoltato. "Quanto accaduto questa mattina è solo, purtroppo, la punta di un icerberg in materia di sicurezza del personale sanitario. Sono frequenti casi di aggressioni a infermieri e medici nei presidi di pronto soccorso o nei dipartimenti di urgenza ed emergenza degli ospedali di tutto il territorio pugliese".
 Così come sembra sia caduto nel vuoto l'allarme dei medici proprio per il Centro di Salute mentale di Bari, per il quale era stato chiesta una guardia giurata. "sono all'ordine del giorno situazioni di rischio per il lavoro del personale sanitario" ricorda Andreula, "e anche le denunce del Collegio Ipasvi sono spesso rimaste lettera morta" da parte delle istituzioni. Per questo Andreula rilancia la necessità di una maggiore protezione del personale sanitario soprattutto negli ambienti più a rischio: "L'auspicio è che tutte le componenti (istituzioni, medici, infermieri e forze dell'ordine) si siedano attorno alle stesso tavolo per valutare le soluzioni da mettere in campo". 
Andreula ritiene che una delle strade percorribili sia quella della stipula di "rapporti convenzionati" con le forze dell'ordine, per attivare servizi di vigilanza affinché non accadano più tragedia come quella avvenuta nel Centro di salute mentale di Bari.


Collegio Ipasvi Bari
L'ufficio stampa



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