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lunedì 2 settembre 2013

TRINITAPOLI : "Noi volevamo riportare la serenità nel partito, siamo perché il centrodestra continui ad amministrare"

Immediate giungono le precisazioni di Antonio Tattoli e Pietro Ivone (direttivo locale) sulla questione della sospensione. “Nessun attacco alla maggioranza, si sta strumentalizzando la nostra posizione –ha spiegato Tattoli, membro dell’esecutivo Pdl-. Noi volevamo mediare su posizioni divergenti all’interno del partito, la nostra intenzione era quella di ricucire una situazione. Soprattutto, determinate dinamiche dovevano restare al chiuso del partito, non accettiamo assolutamente che certe posizioni vengano portate fuori e strumentalizzate sui giornali da chi in questo momento vuole il male del partito e dell’amministrazione”.
Ricordiamo che soltanto sabato, il nostro giornale pubblicava una lettera a firma anche del sig. Tattoli e del Sig. Ivone. In cui si auto-sospendevano dal partito, il documento possiamo affermare che non è stato sottratto dai cassetti del partito, ma consegnato a mano da "alcuni" dei firmatari.
Se qualcuno pensa che noi abbiamo la volontà di danneggiare il PDL si sbaglia; anche perchè, noi ci limitiamo solo ad informare i cittadini. Noi non siamo dei porta messaggi e non ci mettiamo eventualmente, al servizio di nessuno, per i propri giochi.
Secondo noi un'autosospensione è un segno forte di distacco e non condivisione , e non può dirsi, un gesto di mediazione. Ma questa è la nostra visione politica. 

"La discussione doveva restare all’interno del direttivo, dove due posizioni erano contrastanti sul modo di agire politicamente, ma da parte dell’intero direttivo sicuramente non è mai venuta meno la fiducia nell’operato dell’amministrazione comunale. "
La domanda "faziosa" che ci poniamo è la seguente : Se tutto doveva restare al chiuso come mai ci si auto-sospende e non si discute da buoni amici all'interno del partito ?

Vogliamo precisare che il nostro rapporto di fiducia con il vicesindaco Andrea Minervino è ben saldo "–hanno proseguito Tattoli e Ivone.
Noi non abbiamo mai messo in dubbio che i signori Ivone e Tattoli siano due fedelissimi del vice-sindaco è la lettera che parlava di gente, che non si rivedeva in un certo modo di fare politica. 


"Nella lettera non è assolutamente fatto alcun riferimento a lui e quello che è venuto fuori dalle interpretazioni di qualche perditempo sono valutazioni che non appartengono alla realtà. Non c’entra anche Nino Marmo, coinvolto strumentalmente anche lui in una discussione locale e che doveva restare all’interno del partito."

Se questi due signori si riferiscono al nostro articolo, possiamo subito fargli notare che nessuno a tirato in mezzo nessuno, ma abbiamo tirato le somme delle dichiarazioni politiche inserite nella lettera. Ovviamente da domani i nostri collaboratori andranno a "perder tempo" , da un 'altra parte , senza commentare o ascoltare minimamente cosa pensano , questi signori. Visto che per noi oggigiorno è veramente difficile interpretare le loro posizioni, prima e dopo la loro auto-sospensione. Sempre che sia ancora valida.
Per quanto riguarda il consigliere regionale che nominano , non sappiamo cosa c'entri e come verrebbe coinvolto. 

"Questi giochi non li accettiamo e non vogliamo che siano fatti sulla nostra pelle e su quella dei nostri riferimenti politici. Noi volevamo riportare la serenità nel partito, siamo perché il centrodestra continui ad amministrare Trinitapoli."
Questo punto lo condividiamo in pieno, anche noi vogliamo che questa amministrazione continui il suo mandato, conferitogli democraticamente dai cittadini.

"Quello che è successo lo riteniamo assurdo e grave, a dimostrazione che esiste una stampa faziosa e di parte, che gioca sporco e inventa storie assurde per mettere in cattiva luce l’amministrazione e il nostro partito. Oltre al fatto che ci sono detrattori dietro le quinte, che continuano a giocare con personaggi sinistri del passato e che puntano a fare caciara per favorire lo sfascio”.

Per quanto riguarda il finale possiamo affermare che forse basterebbe che i componenti del direttivo , evitassero di far trapelare notizie all'esterno, sulle loro posizioni politiche, ma lasciassero parlare esclusivamente i dirigenti quali presidente e coordinatore. Altrimenti anche in futuro si corre il rischio di cadere "vittime", di questa stampa faziosa e di parte, certo noi del BAT Comunica, trarremo esempio da questa lettera per il futuro.

Ci permettiamo di ricordare , che nessuno è andato a chiamare nessuno, e nessuno è interessato a favorire lo sfascio. Nessuno lavora dietro le quinte, le posizioni di un oppositore sono legittime e trasparenti. Quindi, è normale che l'opposizione, nel merito, critichi l'operato di una maggioranza, se questa non lavora bene e non fa l'interesse dei cittadini. Non è normale, se la maggioranza litiga al proprio interno, ed accusi l'opposizione di farla litigare. Ma questa è un'altra storia che non interessa a nessuno !

Il Perditempo

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