Il congresso del PD ha
celebrato una bella pagina di partecipazione democratica e l’inizio di una nuova
stagione per il circolo di Andria.
Ringrazio vivamente e con
affetto tutti coloro che hanno creduto nella mia persona sostenendo la mia
candidatura, ma ringrazio soprattutto gli oltre 1.300 iscritti che hanno partecipato
al voto sostenendo e scegliendo uno tra i candidati. Questa è la dimostrazione
di un Partito vivo composto da cittadini iscritti che si riconoscono nei
principi fondanti e che hanno concretamente espresso il proprio voto certificando
il consenso per ogni candidato.
Dal momento della proclamazione
sono diventata però la segretaria di tutti. E’ ora di metterci tutti al lavoro.
La dimensione del PD è quella
di un partito grande, ampio e vincente perché, nonostante i numerosi errori e
limiti, il PD rimane insieme una speranza e una risorsa per il nostro Paese e
per la nostra città. Ma c’è bisogno di rinnovamento che, per non essere solo di
facciata, non può ridursi semplicemente a un passaggio di “potere” dai
sessantenni ai quarantenni. Il vero rinnovamento è quello nelle strategie e
nelle procedure messe in campo, nel modello organizzativo e gestionale oltre
che nel livello di partecipazione democratica. Per questo il circolo del PD di
Andria va ricostruito dalle fondamenta, nei suoi principi, nelle sue strategie
e nei suoi traguardi.
Questa è la nostra missione ed
è la ragione che può spingerci a raccogliere un consenso molto più vasto di
quello aggregato finora. Il rilancio passa anche da come il nostro circolo
tornerà a farsi luogo dove si organizzano adesioni e iniziative, da quanto
saremo in grado di attrarre singoli o gruppi disposti a investire in una forza
che promuove interessi e un suo punto di vista sui conflitti che attraversano
l’esistenza delle persone.
Quello che dobbiamo
ricostruire è un partito grande che dalla sinistra al centro sappia dare
spazio, legittimità e cittadinanza a culture e sensibilità differenti in un
lavoro di ascolto e ricerca comuni. Ma tenere insieme le diverse anime non può
e non deve essere una somma di rivendicazioni ma la costruzione di un nuovo
progetto comune. Solo la mobilitazione di risorse oggi dissipate può
accompagnare un disegno tanto ambizioso, una democrazia rigenerata anch’essa
nelle procedure e nei soggetti.
Su queste basi, il nuovo
gruppo dirigente e la nuova segreteria che si formerà, in stretta
collaborazione col gruppo consiliare, avrà il dovere di costruire
quell’alternanza che dovrà riportare il PD ad essere un partito grande, aperto
e rinnovato, pronto, con tutto il centrosinistra, per il governo della città.
Sono convinta che abbiamo le
risorse per farlo.
Partito Democratico Andria
Segretaria Maria
Carbone
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