I
servizi mirati alla tutela della fauna selvatica, ed in particolare alla lotta
all'attività venatoria svolta con l'ausilio di mezzi vietati, predisposti e
coordinati da Giuseppe Cava e Ruggiero Porcelluzzi,
rispettivamente primo dirigente e primo funzionario del Nucleo di Vigilanza
ittico-faunistica, ambientale ed ecologica di Barletta (BT), hanno permesso per
l’ennesima volta il sequestro contro ignoti di richiami acustici
elettromagnetici vietati.
Le
attività di controllo notturne operate dalle guardie nello scorso fine
settimana e che hanno interessato il territorio dei comuni di Barletta, Andria,
Canosa di Puglia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia hanno portato al
rinvenimento di ben 4 (quattro) richiami
elettromagnetici vietati (funzionanti ed incustoditi) che riproducevano il
verso della “quaglia” (Coturnix coturnix).
Tutti
erano assemblati in kt completi di autoradio, cassetta, batteria, timer,
altoparlanti, cavetti e morsetti ed erano stati sapientemente occultati e
blindati dai bracconieri in vere e proprie casseforti, chiuse da robusti
catenacci e lucchetti oltre ad essere saldate ad arte e per giunta cementate
nel terreno.
Questo
non ha per niente scoraggiato gli operatori che, nonostante la pochissima
visibilità notturna anche per la presenza di banchi di nebbia e le difficoltà
per raggiungere alcune zone impervie, hanno provveduto immediatamente e con
tutti i mezzi a disposizione ad aprire e a disattivare i marchingegni
elettronici.
Quasi tutti i timer erano impostati per far funzionare i
richiami in una fascia oraria tra le 22.00 e le 06.00 per attirare le “quaglie”
(specie
cacciabile fino al 30 ottobre) sul posto e facilitarne l'abbattimento
alle prime luci dell’alba, al fine di ottenere carnieri più congrui.
Il tutto a discapito dei cacciatori rispettosi
delle norme e della vera etica venatoria.
I
richiami rimossi sono stati posti sotto sequestro amministrativo ai sensi
dell’articolo 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n. 27/98 e sono stati
depositati presso il competente ufficio della provincia di BAT ove, dopo il
decreto di confisca, saranno distrutti.
L’operazione
del Nucleo segue di poche settimane un’altra effettuata dallo stesso personale
e conclusasi con il sequestro di 6 (sei)
altrettanti richiami elettromeccanici proibiti.
“Sottolineano i Responsabili Cava e Porcelluzzi che l’uso per la caccia dei
richiami elettromagnetici è vietato, ma evidentemente non per taluni soggetti
che ritengono di poter impunemente infrangere la legge e depredare, a proprio
piacimento, l’avifauna migratoria, approfittando il più delle volte della
mancanza di controlli. Inoltre, gli stessi ribadiscono che le azioni di tutela
dell’ambiente e dell’affermazione della legalità, anche in questo delicato
settore, continueranno sempre con grande spirito di abnegazione e senso di
responsabilità, nonostante tutte le difficoltà e le avversità che
quotidianamente incontrano”.
Il
Dirigente del Nucleo di Vigilanza IFAE di Barletta (BT)
Prof. Giuseppe Cava
Il
Primo Funzionario del Nucleo di Vigilanza IFAE di Barletta (BT)
Rag.
Ruggiero Porcelluzzi
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