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News dalle Città della BAT

sabato 7 giugno 2014

ANDRIA : ZONA FRANCA URBANA. CON COSI’ POCHE DOMANDE OBIETTIVO OCCUPABILITA’ GIA’ SVANITO.

LA CONFERMA ANCHE DA PARTE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO CHE DICE: “NESSUNA CORSA ALLE ASSUNZIONI, ANZI PROPRIO NESSUN INTERESSAMENTO NELL’AMBITO DELLE Z.F.U.”. DUBBI INTERPRETATIVI E IL POCHISSIMO TEMPO A DISPOSIZIONE HANNO PRATICAMENTE VANIFICATO UN GRANDE PROGETTO NATO MALE E CHE FORSE FINIRA’ MALISSIMO.
SARA’ CURIOSA L’ANALISI TRA QUANTO STA ACCADENDO AD ANDRIA E QUANTO INVECE NEGLI ALTRI COMUNI DELLA PUGLIA. SE NE DISCUTERA’ PRESTO A BARI IN UN SEMINARIO ORGANIZZATO DA UN.C.I. PUGLIA AL QUALE RELAZIONERA’ ANCHE IL PRESIDENTE DI UNIMPRESA BAT, GIA’ RELATORE IN ALTRE CIRCOSTANZE SULL’ARGOMENTO.
DAL 27 MAGGIO AL 6 GIUGNO SOLO 10 RICHIESTE IN PIU’ PER UN  TOTALE DI 41.

Poche, pochissime domande ad oggi pervenute al Ministero nell’ambito dell’accesso ai benefici previsti per la Zona Franca Urbana di Andria. A fronte di questo dato è evidente che qualunque obiettivo di “occupabilità’”, elemento primario nell’ambito del Progetto, andrebbe irrimediabilmente perduto in quanto proprio lo scarso numero di domande non lascia neanche sperare che tale obiettivo possa essere raggiunto nei prossimi anni.
Anche dal Centro per l’Impiego di Andria confermano: “nessuna corsa alle assunzioni, anzi nessun interessamento nell’ambito delle Z.F.U.” quindi ulteriore conferma a quanto questo strumento e progetto sia stato di fatto vanificato sia da chi ha gestito la fase di predisposizione che da parte di chi si è trovato a gestirne la fase esecutiva. Un territorio, questo, che evidentemente non riesce ad essere attrattivo per una certa tipologia di impresa, di media e grande impresa in grado di garantire buoni livelli occupazionali e su questo punto ci sarebbe tantissimo da dire proprio sulle carenze di questo territorio, in materia ambientale, di sicurezza, di accoglienza, di infrastrutture, di viabilità, di collegamenti e di organizzazione manageriale degli Enti Pubblici; tutte carenze che pesano tantissimo  che sono un fortissimo disincentivo alla crescita da tutti auspicata. Anche i persistenti dubbi e le diverse interpretazioni di norme applicative soprattutto in materia fiscale rispetto ai benefits e anche relativamente a tipologie e perimetrazione hanno disincentivato o perlomeno creato e alimentato confusione con la conseguenza di un forte rallentamento delle procedure fino a desistenze vere e proprie, anche in considerazione del pochissimo tempo a disposizione della Regione Puglia che è arrivata ultimissima all’appuntamento cioè quando le altre Regioni avevano già fatto tutto. Vanificato quindi un Progetto nato male e che forse  finirà malissimo.
Intanto è attesa l’analisi tra quanto accaduto ad Andria e quanto invece accaduto negli altri comuni della Regione Puglia e di questo se ne discuterà presto a Bari in un Seminario Tecnico organizzato da UN.C.I. Puglia, al quale anche questa volta è stato invitato a relazionare il Presidente di Unimpresa Bat anche alla luce degli incontri da questi avuti con i rappresentanti del Ministero e di Invitalia nei quali è stato analizzato proprio il dato “occupabilità” che è il punto di svolta del successo o meno dell’intera operazione che avrebbe dovuto essere “rivoluzionaria” e fortemente innovativa ma che tale non lo è mai stata e non lo sarà mai in territori impreparati ad accogliere investimenti e in fortissima crisi di identità, politica e dirigenziale.
Intanto dal 27 maggio al 6 giugno solo 10 richieste in più per un totale di 41.


                                                                                                                      UNIMPRESA BAT

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