Lo scorso 14
gennaio, il parlamentare andriese del Movimento 5 Stelle Giuseppe d’Ambrosio
aveva presentato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata a Flavio Zanonato, allora Ministro dello
Sviluppo Economico, per avere chiarimenti sulla nomina dell’Avv. Bartolomeo
Cozzoli a Commissario Straordinario della Congregazione Ancelle della Divina
Provvidenza e sui suoi requisiti, utili ed indispensabili a rivestire tale
carica.
Con una
risposta scritta, pubblicata in questi ultimi giorni, nell’allegato B della
seduta n. 238 4-03134, l’attuale Ministro dello Sviluppo Economico, Dott.ssa
Federica Guidi, ha confermato che l’Avv. Bartolomeo Cozzoli possiede tutti i
requisiti per rivestire detta carica e, in particolare, ha chiarito quanto
segue:
«Con
decreto ministeriale in data 23 dicembre 2013, la Congregazione Ancelle della
Divina Provvidenza è stata ammessa alla procedura di amministrazione
straordinaria di cui al decreto-legge n. 347 del 2003 (cosiddetta Legge Marzano),
ed è stato nominato commissario straordinario l'avvocato Bartolomeo Cozzoli.
Quanto
ai criteri per la nomina del commissario, oggetto della richiesta
dell'interrogazione in esame, si fa presente che l'articolo 38 del decreto
legislativo n. 270 del 1999 (cosiddetta legge Prodi bis), espressamente richiamato dal
citato decreto-legge n. 347 del 2003, attribuisce il potere di nomina al
Ministro dell'industria (oggi dello sviluppo economico), mentre il successivo
articolo 39 demanda a un regolamento di questo Ministero di concerto con il
Ministro della giustizia la definizione dei requisiti di professionalità e di
onorabilità dei commissari giudiziali e dei commissari straordinari.
Con
decreto in data 10 aprile 2013 n. 60, è stato adottato il predetto regolamento,
il quale prevede all'articolo 2, comma 2, che i commissari straordinari siano
scelti secondo criteri di professionalità e di competenza, tra gli altri, tra «omissis: a) persone iscritte da
almeno cinque anni negli albi degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei
ragionieri e periti commerciali che hanno esercitato per eguale periodo
l'attività professionale, maturando una specifica competenza nel settore delle
procedure concorsuali, ovvero della programmazione, ristrutturazione o
risanamento aziendale...».
La
nomina del commissario straordinario, dunque, si configura come conferimento di
un incarico, di natura fiduciaria, a professionalità in possesso dei requisiti
definiti dal regolamento sopra citato.
Nel caso
di specie, l'avvocato Cozzoli, come risulta dal curriculum agli atti e come auto- certificato nell'atto
di accettazione dell'incarico redatto ai sensi dell'articolo 6 del citato
decreto ministeriale 10 aprile 2013, è stato ritenuto dal Ministro pro tempore, in possesso dei
requisiti per la nomina a commissario straordinario, atteso che lo stesso,
iscritto all'albo degli avvocati dall'anno 2000, ha svolto, nell'ambito
dell'attività dello studio professionale di cui è socio, fra l'altro,
assistenza nell'attività di negoziazione di accordi di ristrutturazione e di
consolidamento del debito nonché in operazioni di project financing; inoltre, ha assistito clienti interessati a
rilevare aziende o beni nel contesto di procedure di liquidazione degli atti
derivanti da procedure concorsuali; ha collaborato in alcune procedure
concorsuali e liquidatori.»
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