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lunedì 15 settembre 2014

TRANI : Aggressione carcere. "Fatto grave, ma l'episodio non sia un ostacolo"

Dichiarazione del consigliere regionale Franco Pastore (Misto/PSI)
"Quanto accaduto nel carcere di Trani è un episodio sul quale c’è poco da dire, ma sulla polemica che l’aggressione ai due agenti di polizia penitenziaria ha provocato, evidentemente, c’è qualcosa da aggiungere.
Il modo in cui l’episodio emerge dalle cronache, infatti, tende  a mettere in dubbio la bontà di una misura quale la “vigilanza dinamica”, di cui ci sono, badate bene, purtroppo ancora pochi esempi in tutta Italia.
In Puglia e nel carcere di Trani si è dato corso alla sentenza Torregiani e, dunque, alle disposizioni della Corte europea accolte dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria, prevedendo un padiglione in cui, non per tutto il girono, come viene fatto ritenere, ma per al massimo otto ore, le porte delle celle sono aperte. Certo questo non è previsto per tutti, ma “per i detenuti a media e bassa pericolosità”, con lo scopo di offrire maggiori opportunità a iniziative e percorsi che rendano la pena punitiva e allo stesso tempo riabilitativa.
I sindacati di polizia penitenziaria, non totalmente a torto, non hanno accolto con gioia tale notizia, perché se è vero che i detenuti, un po’ ovunque, sono tanti, loro, al contrario, sono pochi.
Qualcosa non ha funzionato a Trani, ci sono delle responsabilità e certo è da recriminare, senza dubbio, l’autore dell’aggressione il quale, probabilmente, non merita di godere dei privilegi della “vigilanza dinamica”.
Ma questo non deve negarla ad altri detenuti che, prima o poi, dal carcere usciranno e, a quel punto, è meglio per tutti che siano persone migliori e che non tornino a delinquere."

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