A breve riorganizzazione del lavoro
Il Commissario Straordinario
della Congregazione Ancelle della Divina
Provvidenza, Avv. Bartolomeo Cozzoli, informa che, a far data dal
1.11.14, saranno prorogati per tre mesi i
contratti a tempo determinato per 113 infermieri professionali presso la sede
di Bisceglie e 79 presso la sede di Foggia.
Trattasi del personale
transitato alle dirette dipendenze della Congregazione dopo lo scioglimento dei
contratti di appalto in essere con alcune cooperative infermieristiche.
La proroga di detti contratti –
precisa il Commissario Cozzoli – promossa dopo un’attenta valutazione operata
dalle Direzioni Sanitarie e Amministrative delle sedi di Bisceglie e Foggia ha
tenuto conto delle esigenze organizzative ed assistenziali dell’Ente. A tal
proposito, al fine di ridurre al minimo il disagio sociale, agevolando il
reperimento di nuove occupazioni, si è stabilito di porre in essere meccanismi
di rotazione (nei limiti del contingente numerico che si renderà necessario)
tra i lavoratori interessati cercando di garantire a tutti periodi omogenei di
occupazione. Obiettivo del Commissario Straordinario resta la riduzione dei
costi dell’Ente in Amministrazione Straordinaria, pur mantenendo la continuità
dei servizi erogati.
Il tutto in attesa che
l’approvazione del Programma (da parte del Ministero dello Sviluppo Economico)
e la definizione dei requisiti assistenziali da parte della Regione Puglia,
consenta di stabilire le esigenze organiche nei vari profili, garantendo, nel
contempo, la tutela di una dignitosa assistenza
ai pazienti ricoverati presso l’Istituto Ortofrenico.
Il Commissario ha, altresì,
precisato che la decisione è stata comunicata mediante specifica informativa
alle Organizzazioni Sindacali che tutte, indistintamente, avevano richiesto la
salvaguardia dei livelli occupazionali.
“A breve – ha aggiunto il
Commissario Straordinario – si auspica di portare a termine, con la necessaria
collaborazione delle forze sindacali, i lavori dei tavoli tecnici sindacali
avviati presso le tre sedi dell’Ente utili ad una complessiva riorganizzazione
del lavoro. Sono allo studio, infatti, misure volte a ridurre l’alto tasso di
assenteismo che, oltre a penalizzare l’assistenza assicurata ai pazienti, e a
creare notevole stress lavorativo per il personale costretto a subire queste
presunte “assenze preordinate”, incide pesantemente sul bilancio dell’Ente.”
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