“Contro lo strapotere e le intromissioni speculative delle agenzie di rating mi ero fatto promotore, nel 2012, insieme ad altri 40 parlamentari di Pdl-FI, di una forte iniziativa che ci vide presentare alla Procura di Trani un atto di costituzione di parte civile della parte offesa contro le agenzie di rating S&P e Fitch, cui è seguita anche la richiesta dell’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta”. Lo dichiara in una nota il senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI 12^ Commissione Senato e capogruppo FI Grande Città di Bari.
“Oggi, la decisione di rinvio a giudizio emessa dal gup di Trani, Angela Schiralli, a carico di sei manager ed analisti di Standard & Poor’s e di altri due manager dell’agenzia Fitch, accusati di manipolazione del mercato aggravata conferma un quadro gravissimo e inquietante che rafforza il nostro impegno a proseguire sulla strada della difesa della democrazia e delle prerogative dello Stato e dei cittadini italiani, a tutela della collettività e a ristoro degli incalcolabili danni sia economici all’erario – come calcola la Corte dei Conti del Lazio sui 120 miliardi di euro – che politici, subiti come elettori e parlamentari di FI-PdL.
Se, infatti, come sostiene l’impianto accusatorio della Procura, le pagelle emesse e le informazioni diffuse dalle agenzie di rating inquisite sullo stato di salute dell’economia italiana e sulle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal Governo Berlusconi allora in carica, sono il frutto di manipolazioni e, dunque, sono state falsate e distorte, non solo i cittadini italiani avrebbero subito un ingente danno economico, ma si sarebbe creata a livello nazionale e internazionale una devastante azione di delegittimazione del Governo, della stabilità economica dell’Italia e della maggioranza di centrodestra che governava il Paese. Vanno ricordate a questo proposito, anche le testimonianze riportate da Friedman nel suo libro e le dichiarazioni dell’ex segretario al Tesoro del primo governo Obama, Timothy Geithner supresunte trame ordite da alcuni funzionari europei per far cadere il governo Berlusconi. Quel che si dice la tempesta perfetta.
Non si può tollerare, in uno stato democratico, che restino ombre pesanti su quanto accaduto.
Se oggi le famiglie, i lavoratori, le imprese, i pensionati, i giovani e le donne, devono fare i conti con una disoccupazione incalzante e uno stato di austerità che impedisce crescita e sviluppo, come la creazione di nuove e concrete opportunità di lavoro, lo si deve anche a chi ha soffiato sul fuoco dello spread e della denigrazione, solo per l’incapacità di liberarsi attraverso lo strumento democratico del voto colui che era considerato un nemico, non un avversario politico, come si usa nei Paesi democratici. Alla Procura di Trani va il plauso per la coraggiosa e meritoria azione di giustizia e di verità”.
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