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mercoledì 15 ottobre 2014

SAN FERDINANDO DI PUGLIA : "Disconosciuti i nostri diritti. Partire dal basso per fare una buona politica"

Un preoccupante scenario vede la nostra democrazia violata. In Italia la legge del 7 aprile 2014 n. 56, detta legge Delrio dal nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, diventa ufficialmente legge di Stato. Da ottobre, ad eleggere Presidente e Consiglieri delle province, che si vogliono abolire, non saranno i cittadini a votarli e a decretarne la scelta, ma loro stessi. 
La nuova legge dispone che può essere eletto presidente della provincia un sindaco della provincia stessa e può essere eletto consigliere della provincia, un consigliere comunale o un consigliere uscente dalla provincia. Dunque doppi incarichi, doppi impegni, doppie responsabilità, doppia mole di lavoro che, come afferma qualcuno, porterà solo costi e ulteriore peso burocratico per i cittadini. Al di là dell’aspetto economico, anche se non è certo poco rilevante, a noi perché è stato sottratto il diritto di voto? Noi siamo solo i contribuenti economici del loro stipendio? A noi solo doveri e nessun diritto? Un vero e proprio furto alla democrazia con l’abolizione del voto, unico strumento di scelta in mano ai cittadini, con conseguente limitazione della sovranità popolare. Tutto ciò è in netta contrapposizione con l’art. 1 della nostra Costituzione.
Sicuramente in norma con l’andazzo italiano è ciò che succede a San Ferdinando di Puglia, dove, cittadini liberamente riuniti in associazione - parliamo di San Ferdinando Open Group Cittadini Attivi - richiedono due regolamenti mancanti nel proprio comune, concernenti il verde e il randagismo, e nella lettera di richiesta, inviata al sindaco Michele Lamacchia, al presidente del consiglio comunale Francesco Camporeale e ai capigruppo Giovina d’AddatoSalvatore Puttilli e Salvatore Russo, ci allegano dei regolamenti già elaborati e studiati per facilitarne il lavoro. A distanza di due mesi dalla proposta, il capogruppo di Alleanza Futuro Popolare, il consigliere Giovina d’Addato, ha interrogato il presidente del consiglio comunale, il consigliere Francesco Camporeale, circa la richiesta avanzata dall’associazione. In risposta alla lecita domanda il consigliere Francesco Camporeale testualmente afferma: «Il presidente del Consiglio non può mettere all’ordine del giorno proposte pervenute da cittadini anche se riuniti sotto forma di associazione».
Il presidente Camporeale, quindi, disconosce le proprie competenze. A tal proposito l’art. 39, del Regolamento del Consiglio Comunale, al secondo comma, recita testualmente: «Spetta al presidente di stabilire, rettificare od integrare l'ordine del giorno con proprie autonome decisioni, salvo l'obbligo di iscrivere le proposte di cui al successivo quarto comma».
Ma ancor di più recita meglio l’art.76 al riguardo delle istanze, petizioni e proposte dei cittadini e delle loro associazioni: «1) Il Consiglio comunale promuove, in conformità? allo statuto, la partecipazione dei cittadini all’amministrazione, con le iniziative a tal fine ritenute idonee. 2) Le istanze, petizioni e proposte presentate da cittadini, dalle loro associazioni o dagli organismi che le riuniscono, dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi generali della comunità, sono sottoposte dal Presidente del consiglio alla Commissione consiliare competente per materia e, dopo l’istruttoria della stessa, assegnate al competente organo collegiale che adotta motivata decisione da inviarsi ai presentatori della proposta entro sessanta giorni dalla data di ricevimento. 3) La Commissione consiliare invita i presentatori dell’istanza, od una loro delegazione, ad assistere alla riunione nella quale viene effettuato l’esame preliminare della proposta ed a fornire chiarimenti e illustrazioni».
Si può accettare supinamente che vengano disconosciuti i nostri diritti? 
Per fare buona politica bisogna partire dal basso, ascoltare i cittadini, per contribuire insieme alla costruzione del bene comune. 
Comunicato stampa Associazione San Ferdinando Open Group Cittadini Attivi

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