Il
Governo Renzi continua a stangare le attività produttive nei fatti mentre a
parole dice tutt’altro. Infatti a dicembre, in prossimità del Natale, ecco palesarsi
un bel regalo per gli agricoltori ed imprenditori agricoli rappresentato
dall’introduzione dell’Imu anche per i terreni agricoli ricadenti nei comuni
inferiori a 280 metri sul livello del mare. Nonostante le sollecitazioni giunte
al Governo da più parti, anche attraverso un documento sottoscritto da diversi
comuni con la maggiore estensione estesa nella Murgia, il Ministero dell’Economia,
alla ricerca di 350 milioni di euro, ha pensato bene di ricavarli con
l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli. Un provvedimento che il Governo
Renzi ha pensato bene di adottare con Decreto Ministeriale che ridisegna i
confini delle aree svantaggiate e montane, previsione peraltro già prevista dal
precedente decreto 66/2014, penalizzando ancora di più un settore come quello
agricolo che risulta ancora, senza dubbio, vitale per il sistema economico ed
occupazionale del nostro Paese. Ancora più grave è scoprire che gli stessi
coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali conduttori di
terreni ricadenti nei comuni come il nostro, al disotto dei 280 metri di
altitudine, non godranno neanche di agevolazioni previste per quelli che invece
hanno un’altitudine compresa tra i 281 e i 600 metri. Una vera stangata per i
nostri agricoltori che dovranno subire anche la beffa di essere chiamati a
pagare la tassa già il prossimo 16 dicembre sborsando l’importo dovuto,
retroattivo, per l’intero anno con immaginabili difficoltà per il sistema di
elaborazione dei Caf e quello degli studi commerciali . Tutto questo, che
accade nel silenzio di giornali e tv, è volto a garantire il bonus Irpef di 80
euro solo ad un fetta di cittadini e magari anche la social card agli immigrati
extracomunitari. Il governo Renzi sta dimostrando di essere molto lontano dalla realtà e gli italiani iniziano
ad accorgersene del bluff del parolaio democratico. Altro che vittoria cinque a
zero, qui si appalesa la sconfitta del nostro sistema produttivo primario con
gravi ripercussioni sul piano non solo occupazionale ma anche economico e sociale.
Dott. Benedetto Miscioscia
Assessore Attività Produttive Città di Andria
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