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News dalle Città della BAT

sabato 27 dicembre 2014

ANDRIA : Chiusura al traffico di alcune strade del centro storico cittadino.

Con comunicato, di cui si è avuta notizia solo tramite gli organi di stampa, senza alcuna
comunicazione preventiva (fino a ieri sera e ancora stamattina presto nelle vie interessate
dal provvedimento non c’era alcun cartello informativo), l’amministrazione rende noto di avere disposto la chiusura al traffico di alcune strade del centro storico cittadino.
Ciò posto, il comitato osserva con profonda amarezza che l’amministrazione apre e chiude l’area, senza consultare i residenti, cui nell’uno e nall’altro caso ha creato notevoli disagi, aggravando la situazione di compressione dei diritti fondamentali che gli stessi subiscono ogni sera anche a causa della totale assenza dei controlli che l’amministrazione comunale dovrebbe esercitare.
Beninteso. Occorreva intervenire, perché nell’ultimo periodo l’anello viario, Piazza Vittorio
Emanuele, via Gammarota, Piazza Cattedrale, Piazza La Corte, via Vaglio era diventato teatro di un traffico automobilistico caotico, intollerabile.
Che sia chiaro, il problema, quindi, non è la chiusura al traffico in sé, che il Comitato non ha
mai contestato.
I problemi che il comitato rileva sono:- (si insiste) l’assenza di consultazione (eppure il comitato il 4 agosto aveva inviato al sindaco una comunicazione nella quale chiedeva di essere ricevuto, comunicazione rimasta senza alcuna risposta);
- l’assenza di stalli per la sosta delle autovetture dei residenti.
E ancora. Il Comitato invoca l’esercizio della vigilanza, innanzitutto, sull’inquinamento acustico che in più punti del centro storico sta determinando enormi disagi, con rischi di danni alla salute e comunque compromissione del diritto al riposo a alla tranquillità. Forse è il caso di chiarire una volta per tutte che nelle aree residenziali le emissioni di rumore, dopo le ore 22 non devono superare i 45 db. Quindi è una favola che viene raccontata, spesso in malafede, che la “musica” dev’essere spenta alle 24 (anche se poi prosegue fino alle 3 di notte). Livelli superiori ai 45 db dopo le 22 integrano illeciti anche di rilevanza penale, sui quali spetta all’amministrazione locale intervenire (in via amministrativa) atteso che il Comune è l’organo competente alla vigilanza sulla disciplina anti-rumore.
Il Comitato, infine, si ribella all’andazzo per cui in nome delle esigenze di uno sviluppo non governato i residenti devono subire l’esproprio di intere porzioni dei propri immobili (le stanze più esterne e gli spazi aperti sono inaccessibili quando alla folla si sommano le emissioni sonore, cosa che accade ogni giorno, fino alle ore piccole), oltre che del diritto a vivere nella tranquillità domestica ogni festa, ogni periodo di ferie, persino le ore serali.
Con indignazione i residenti osservano che zona interdetta al traffico fino all’una di notte –
in assenza di presidi della polizia municipale all’interno dell’area inibita alla circolazione –
vorrà dire licenza di fare “casino” fino a notte fonda e conseguente impossibilità di riposare
fino all’alba (questo accade da qualche tempo e si ripeterà), ogni giorno di queste sedicenti
vacanze natalizie. Peggio. Chi potrà sara costretto a proteggere i più deboli trasferendoli
altrove (sacrificando l’unità della famiglia che tanto viene evocata nei discorsi pubblici di questi giorni); chi non potrà si tormenterà ancora di più dovendoli esporre al rischio di gravissimi danni alla salute. Per tutti si prospetta, in ogni caso, un periodo da incubo.
Molti, troppi affrontano con leggerezza questa situazione. Certo bisogna viverla, per comprenderla e percepire che i valori in gioco sono altissimi e fondamentali. Perciò solo l’azione del Comitato non potrà che proseguire con tenacia e ancora maggiore determinazione fino a quando ai residenti sarà restituito il godimento dei diritti fondamentali e gli enormi danni finora subiti saranno risarciti.

 La portavoce del Comitato

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