Conferenza
stampa di inizio anno in programma martedì prossimo, 20 gennaio, a partire
dalle ore 10.30, presso la sede della Cgil Bat in via Guido Rossa ad Andria.
I
dati riferiti alla disoccupazione galoppano, pochi i segnali di risalita e
decine i posti di lavori in fumo ogni mese, bruciati dalla crisi. Dal 2008 al
2015 si calcolano circa 20 mila occupati in meno, un’autentica cifra record per
il territorio della Provincia di Barletta – Andria – Trani. Nel 2013, stando
all’elaborazione dell’Euroidees su dati Istat, il tasso di disoccupazione era
del 22 percento, mentre quella giovanile si attestava al 42,7 percento; secondo
le previsioni, nel 2014 è cresciuta e continuerà a crescere ancora, solo nel
2016 si dovrebbe registrare un piccolo calo rimanendo però saldamente sopra al
20 percento. La ripresa si preannuncia debole e soprattutto il reddito prodotto
resta ancora inferiore a quello dell’inizio della recessione.
Uno
scenario sconcertante che sarà presentato ed analizzato martedì prossimo, 20
gennaio, nel corso della tradizionale conferenza stampa di inizio anno in cui
il segretario generale Luigi Antonucci parlerà anche delle prospettive
occupazionali. “Nell’incontro – spiega Antonucci – tenteremo di fare il punto sulle vertenze nel
territorio, parleremo delle ripercussioni degli interventi apportati nel
mercato del lavoro sull’economia della Provincia fatta essenzialmente di piccole
e medie imprese che contano, il più delle volte, quattro o cinque lavoratori. Salvo
queste realtà, e alcune altre nel settore del calzaturiero che stanno ancora
galleggiando, molte grandi aziende hanno tirato i remi in barca ed hanno
abbassato le saracinesche. Una via di fuga la offre il contratto di solidarietà
ma non sappiamo ancora per quanto perché anche su quel fronte non si hanno
certezze sui finanziamenti”.
“L’appello
ancora una è rivolto agli enti locali: Comuni e Provincia devo fare la loro parte
a cominciare dai cantieri di cittadinanza i cui fondi sono stati stanziati ma
per i quali, fino ad ora, stentano a decollare i progetti. La gente ha fame
adesso, la gente è disperata adesso, la gente sta perdendo la casa adesso,
questo è il momento di darsi da fare e non tra un mese o un anno. Abbiamo
davanti agli occhi un’emergenza abitativa senza precedenti, uno a dieci è il
rapporto tra gli sfratti per finita locazione e quelli per ‘morosità
incolpevole’: sempre più capifamiglia perdono il lavoro e non avendo più
un’entrata fissa si trovano a dovere scegliere tra fare la spesa e pagare l’affitto”.
Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat
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