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domenica 11 gennaio 2015

BISCEGLIE : Strana schiuma in mare. Gruppo RAP, «Quale futuro per la nostra costa?»

Nei giorni scorsi una misteriosa schiuma ha invaso la litoranea del Levante biscegliese, mentre contemporaneamente scompariva la spiaggia di Salsello, inghiottita dalla forza del moto ondoso e crollava un lampione a Ponente. Tra i due siti, qualcuno segnalava la costruzione in località “La Testa” di un complesso residenziale a pochi metri dal bagnasciuga.
“È la cronaca di un 2015 iniziato con i fuochi artificiali che hanno illuminato le problematiche che affliggono la costa. Gli interrogativi hanno lasciato strascichi polemici. La schiuma è un fenomeno naturale o è dovuta ad uno scarico abusivo? È giusto costruire a ridosso del mare? I soldi spesi per ripristinare i ciottoli a Salsello sono stati ben spesi? Qualsiasi siano le risposte con il nuovo anno si ha la sensazione che la vecchia concezione della Bisceglie degli anni ’70 è definitivamente tramontata. Oramai quella concezione si è consunta con il tempo che, inesorabilmente, ha simbolicamente fatto crollare il lampione del “Lungomare Trepalle”, emblema di quell’epoca. Sosteniamo che è necessario superare la visione oramai anacronistica di una Bisceglie riminizzata, che nella sua follia espansionistica si è mangiata la campagna, ha cementificato tutta la costa di ponente ed è stata capace di ghettizzare il borgo antico che affonda le sue radici storiche proprio nel porto- dichiarano i referenti del Gruppo Ripalta Area Protetta.
Non si può negare che il legame tra il mare e Bisceglie sia indissolubile e per questo bisogna sostenere il processo innovativo dell’istituzione dell’Area Marina Protetta Grotte di Ripalta (Torre Calderina)”. È quanto sostiene il Presidente del Gruppo RAP Giacomo Squiccimarro che aggiunge “Il vecchio piano regolatore sta mostrando tutti i suoi limiti. Le varianti e le lottizzazioni hanno trasformato il paesaggio e hanno consumato suolo e risorse, impoverendo le aspettative e ridimensionando le speranze delle nuove generazioni”.
“Come evitare la costruzione di nuovi edifici sul mare, contenere l’erosione delle spiagge e impedire l’inquinamento costiero? Occorre regolamentare la gestione della costa contemperando tutti gli aspetti(fruizione, sviluppo, conservazione) e questo lo si può fare solo sostenendo l’iter istitutivo della A.M.P. Grotte di Ripalta, che porterà nuova linfa all’economia locale e nuove prospettive di sviluppo sostenibile. Il nuovo Piano Urbanistico Generale dovrà adeguarsi alla nuova realtà e guardare ad una prospettiva diversa dal passato.
Ambiente, economia e turismo di qualità”.

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