Intervento
della segreteria provinciale della Cgil di Barletta – Andria – Trani e di tutte
le categorie dei lavoratori del sindacato sulla più grande strage di migranti
mai avvenuta nel Mediterraneo.
“Chi
abbia questi morti sulla coscienza poco importa. Si assiste in queste ore ad un
triste balletto di responsabilità, ci sembra in realtà di trovarci di fronte al
maldestro tentativo di distogliere l’attenzione da quanto accaduto al largo
della Sicilia. Si parlava di 700 morti, a mano a mano che passano le ore il
numero aumenta inesorabilmente. Si tratta della più grande strage che si sia
mai registrata nel Mediterraneo, ormai ribattezzato il mare della morte”,
spiegano dalla segreteria della Cgil Bat e dalle categorie del sindacato..
“Mentre
in questo territorio, e nel resto del Paese, si continua a morire, come è
accaduto qualche giorno fa al camionista di Corato scomparso in un incidente
stradale con il suo mezzo, e si allunga anche la lista degli infortuni sul
lavoro, l’ultimo in ordine di tempo su un peschereccio nelle acque di Barletta,
centinaia di persone non sono riuscite a coronare affatto il sogno di una vita:
scappare dalle loro terre, teatro di miseria e di disperazione per raggiungere
una ‘terra promessa’ sfidando anche la morte. Un accostamento non azzardato,
legato dalla semplice constatazione che questi fatti hanno in comune una parola
sola: il lavoro. Si muore di lavoro tanto quanto nella speranza di trovarne
uno. Noi della Cgil, così come ci indigniamo di fronte alle morti bianche non
possiamo non farlo in una simile tragedia, davanti cioè a centinaia di uomini e
di donne che avrebbero voluto trovare un lavoro e realizzare un sogno e invece
non ce l’hanno fatta oppure davanti a decine di bambini che avrebbero potuto
studiare con i nostri figli nelle nostre scuole i cui corpi, invece, ora
giacciono negli abissi, non solo del mare ma della nostra civiltà. Basta, però,
con la finta commozione e l’ipocrita denuncia, servono azioni concrete, è
necessario impedire che tanta gente vada incontro alla morte nel silenzio
generale”.
“Noi
non vogliamo dimenticare queste vite per questo ci uniamo alle richieste della
mobilitazione nazionale che in queste ore sta prendendo corpo, è indispensabile
che il Governo e l’Europa mettano in atto programmi di ricerca e salvataggio
per le migliaia di disperati che attraversano il mare in cerca di salvezza da
guerra, fame e violenza. Serve un intervento
urgente, non c’è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d’accesso
legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte”,
concludono dalla Cgil..
Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat
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