Il comune di Andria, attraverso il suo Sindaco uscente, avrebbe deciso di
farsi carico delle spese per acquistare un loculo in cui depositare i resti
della piccola Graziella Mansi, la bimba di otto anni violentata e bruciata viva
il 19 agosto 2000 in un bosco nei pressi di Castel del Monte.
Ci permettiamo di intervenire sull’argomento con il massimo rispetto umano,
in primis per la giovanissima vittima di balordi ma anche nei confronti dei
genitori che si sono visti privare del bene più prezioso, la propria
figlioletta.
Noi la pensiamo diversamente rispetto alle decisioni che il Sindaco di
Andria vorrebbe intraprendere e crediamo che la piccola Graziella possa essere
meglio ricordata non con le sue spoglie trasmigrate in un piccolo loculo nascosto
chissà dove ma restando proprio nel posto in cui è rimasta per quasi quindici
anni.
Quella bellissima tomba “monumentale”, dove giacciono ancora oggi le beneamate
spoglie della povera Graziella, può diventare il vero luogo simbolo di quella
sofferenza sovrumana.
Invitiamo quindi il Sindaco degli andriesi a rivedere la propria iniziativa
e valutare, invece, la possibilità che la nostra idea, sicuramente più semplice
da attuarsi e la meno costosa, venga presa in considerazione, affinché il luogo
ove giace la piccola Graziella diventi monito a testimonianza del sacrificio
cui è stata violentemente sottoposta.
Libera Associazione Civica Andriese
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