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martedì 16 giugno 2015

ANDRIA : NUOVO STATUTO DELLA PROVINCIA, GIU' LE MANI DALLA NOSTRA CITTA'.

LA PREFETTURA SIA TRASFERITA SUBITO AD ANDRIA, COME PREVISTO.
LA CITTA’ FEDERICIANA HA SUBITO GIA’ TROPPI ANNI DALLA FRANTUMAZIONE DEGLI UFFICI.
I POLITICI MANTENGANO GLI IMPEGNI ASSUNTI CON IL POPOLO E DISMETTANO IMMEDIATAMENTE I COSTOSI UFFICI IN LOCAZIONE.

Si discute di nuovo di Sesta Provincia e di Statuto quindi di nuovo di “uffici” e di diatribe campanilistiche delle quali ne possiamo tranquillamente fare a meno. Se non vogliamo più sentir parlare di campanilismo non possiamo però accettare ulteriori penalizzazioni per la città di Andria, che si è vista, in questi anni, sottrarre uffici importantissimi con gravissime conseguenze per i cittadini e disservizi continui.
Se qualcuno intenda mettere in discussione la persistenza della sede legale ad Andria allora significa che finalmente potrebbe compiersi la volontà dei padri costituenti di questa Istituzione che, già nel vigente Statuto, hanno previsto che il “Polo della Sicurezza” fosse ad Andria quindi con la Questura, della quale non se ne vede ancora l’ombra, e la Prefettura, che da Barletta va immediatamente trasferita ella città di Andria.
Lo Statuto preveda, oltre che la realizzazione del “Polo Sicurezza” ad Andria, del “Polo Istituzionale” a Barletta e del “Polo Giudiziario” a Trani, anche la razionalizzazione della spesa pubblica con la soppressione di qualunque forma di affidamento diretto quindi introducendo “per obbligo” il criterio di tutte le procedure ad evidenza pubblica; la dismissione delle inutili sedi decentrate presso sedi private, per la maggiora parte inutilizzate; la profonda revisione delle Agenzie collegate e la riqualificazione di funzioni e competenze con il recepimento del D.Lgs. DELRIO con tutto ciò che comporta in termini di rideterminazione delle funzioni e dei compiti istituzionali.
Su questo ed altri argomenti la politica non rimanga chiusa in se stessa ma dia conto ai cittadini e cominci a convocare le Pubbliche Assemblee previste dalla legge.
 
 
Coordinamento Associazioni Civiche Andriesi

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