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News dalle Città della BAT

martedì 21 luglio 2015

ANDRIA : CENTRO STORICO, IL “PATTO PER LA CITTA’” STRUMENTO DI CONCILIAZIONE SOCIALE POSSIBILE.

E’ stato uno degli argomenti al centro dell’incontro di lunedì scorso tra il neo Assessore tecnico allo Sviluppo Economico e Marketing Territoriale, avvocato Silvio Lattanzio e il Presidente di Unimpresa Bat, signor Savino Montaruli: “il Centro Storico di Andria e le sue problematiche.”
Dall’analisi di Montaruli emerse immediatamente lo stato di fortissima preoccupazione per l’involuzione del Centro Storico andriese, sviluppatosi senza progresso e senza un minimo di programmazione e fu lo stesso leader sindacale andriese ad invitare l’Assessore ad “una consultazione allargata, che rappresenti anche un Patto per la Città con il coinvolgimento dei residenti per approntare insieme a loro un vero Piano di Sviluppo Strategico del Centro Storico visto che pare sia già iniziata una linea discendente molto preoccupante a causa della mancanza di quel Piano Organizzativo che proprio noi, anche in occasione degli incontri sulla Zona Franca Urbana, abbiamo sempre sollecitato ma non siamo stati ascoltato da chi, invece, ha voluto fare di quel luogo quello che oggi è cioè una grande area disorganizzata ed assaltata ma senza uno sviluppo organico e diversificato tra attività di somministrazione a percorsi commerciali ed artigianali di qualità che coinvolgessero anche le botteghe artigiane e quelle dedicate all’Arte ed alla Cultura.”

Oggi, a distanza di un solo giorno dall’incontro con l’attento e disponibile Assessore Lattanzio è giunta al Presidente Montaruli una nota molto interessante inviatagli dalla signora Mirella Caldarone, residente proprio nel Centro Storico di Andria la quale, sottolineando che il suo pensiero è anche quello di moltissimi residenti in quella prestigiosa area urbana ed insistendo sulla necessità che il centro storico, come avviene praticamente in tutte le altre città, resti perennemente chiuso al traffico veicolare, se non per i residenti e chi con i mezzi vi lavora, scrive testualmente:

“Buongiorno, sig Montaruli. Ho letto con molto interesse dell'incontro che ha avuto con il neo assessore Silvio Lattanzio. In particolar modo ho apprezzato la proposta di un Patto per la Città con il coinvolgimento dei residenti del centro storico "per approntare insieme a loro un vero Piano di Sviluppo Strategico del Centro Storico visto che pare sia già iniziata una linea discendente molto preoccupante a causa della mancanza di un Piano Organizzativo". Sono un'abitante di una Piazza fondamentale del centro storico, Piazza La Corte, che è divenuta teatro dei peggiori accadimenti di degrado umano. Come residenti siamo molto sensibili a cercare soluzioni, in accordo con tutti i soggetti sensibili alla qualità della vita nel centro storico, comprese le tante attività rispettose del quieto convivere. Sono felice di ritrovare questo argomento sulla tavola del vostro incontro: questo mi restituisce la speranza che negli ultimi mesi si è andata assottigliando nel registrare peggioramenti preoccupanti di vandalismo ed inciviltà. È importante coordinare gli sforzi e, magari, istituire un osservatorio continuo in cui confluiscano segnalazioni e idee da parte di chi il centro storico lo vive sia come abitante che come commerciante, al fine di adottare misure (sanitarie, di pubblica sicurezza, ecc) calibrate sui fenomeni quotidiani. Grazie per l'attenzione. Spero e conto di poter partecipare al processo di sano rinnovamento del centro antico. Grazie. Mirella Caldarone.”

Anche da parte dei Commercianti emerge forte la condivisione di questo Strumento di Conciliazione Sociale possibile quindi una propensione positiva della quale va tenuto conto e che rappresenta un’occasione che non può essere vanificata quindi che va colta immediatamente senza pregiudizio visto che, come tante altre, anche questa volta nasce dal basso quindi dalla gente vera e da chi i problemi li vive e li subisce.

                                                                                                        Area Comunicazione

                                                                                                         UNIMPRESA BAT

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