Un’arteria nuova di zecca; moderna, a quattro corsie (due per
ogni senso di marcia più relative complanari) e finalmente in grado di
garantire maggior sicurezza per la circolazione degli utenti.
E’ la Strada Provinciale n.2 “Andria-Canosa di Puglia”, già ex
S.S.98 ed Sp. 23, per la quale il Presidente della Provincia di Barletta -
Andria - Trani Francesco Spina ha firmato questa mattina i disciplinari di
finanziamento del secondo e terzo lotto.
Gli interventi consisteranno nell’ammodernamento ed allargamento
del piano viabile e realizzazione della viabilità di servizio dal km 52+285 al
km 62+598 e nel completamento della tangenziale ovest di Andria dal km 43+265
al k 52+295.
Per questi due lotti l’intervento complessivo sarà di oltre 58
milioni di euro, rinvenienti da fondi Cipe, cui si aggiungono 7 milioni e mezzo
di euro di cofinanziamento della Provincia. Considerando anche i 12 milioni di
euro di fondi Cipe ed i 2 milioni e 700mila euro di cofinanziamento della
Provincia per il primo lotto (in territorio di Canosa di Puglia e per il quale
si attende il parere il Soprintendenza, la Conferenza dei Servizi e
l’approvazione del progetto definitivo), si tratta di un’opera da oltre 80
milioni di euro, destinata a cambiare la vita dei cittadini della Provincia di
Barletta - Andria - Trani.
«Senza le Province oggi non saremmo qui a celebrare questo
momento di festa per il nostro territorio - ha affermato il Presidente della
Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina -. La passata
amministrazione guidata da Francesco Ventola ha ottenuto un finanziamento di
oltre 70 milioni di euro di fondi Cipe per realizzare quest’opera
straordinaria, mentre noi siamo stati bravi a dar seguito ad un iter lungo e
complicato, riuscendo a fare in modo che queste risorse non andassero perse,
garantendo il cofinanziamento e rispettando il patto di stabilità. Non credo ci
siano in Italia molte Province in grado di cantierizzare opere infrastrutturali
da circa 80milioni di euro. Noi invece lo stiamo facendo, da qualche mese sono
cominciati i lavori sulla Trani-Andria ed ora ci concentriamo per fare
altrettanto anche sull’Andria-Bisceglie. Si tratta di opere che cambieranno la
vita di questo territorio, garantendo ai cittadini una circolazione più
adeguata e scorrevole su strade finalmente più sicure».
Appreso dalla stampa della firma del disciplinare, ha voluto
partecipare all’evento anche il Consigliere regionale Francesco Ventola, già
Presidente della Provincia. «Sei anni fa, d’intesa con l’allora Vicepresidente
della Bat Nicola Giorgino e con il parere unanime del Consiglio provinciale,
individuammo nell’Andria-Canosa, nella Trani-Andria, nella Bisceglie-Andria,
nella ex Regionale 6 e nella Margherita-Zapponeta le principali priorità
infrastrutturali per la nuova Provincia - ha ricordato il Consigliere regionale
Ventola -. Oggi su molte di queste strade ci sono lavori in corso, per altre
abbiamo sbloccato situazioni annose e presto si comincerà ad intervenire.
Abbiamo compiuto passi da gigante e ne siamo orgogliosi. Con la nuova
conformazione dell’Andria-Canosa renderemo più facile i collegamenti stradali
tra le nostre comunità, anche in considerazione della realizzazione del nuovo ospedale
di Andria al servizio di comuni come Minervino, Spinazzola e Canosa di Puglia».
Soddisfatta anche l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di
Andria Rosangela Laera, per la quale si tratta «di un’opera strategica dal
punto di vista economico, in un Mezzogiorno da sempre in ritardo sulle
infrastrutture. Con questa nuova arteria, con la nuova Trani-Andria e con gli
interventi sull’Andria-Bisceglie, per i quali prendiamo atto della volontà
espressa dal Presidente Spina, la comunità andriese vedrà migliorare
notevolmente i collegamenti con il resto del territorio».
Quanto ai tempi, il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ed
Infrastrutture della Provincia, Mario Maggio ha affermato: «per i primi due
lotti dell’Andria-Canosa, contiamo di cominciare i lavori entro la fine
dell’anno, mentre bisognerà attendere qualcosa in più per il terzo lotto, per
il quale il Comune di Andria dovrà approvare la variante urbanistica».
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