In questi ultimi giorni sono
sotto i riflettori i fitti del comune di Trani, dal sito ufficiale è possibile
scaricare l'elenco completo dei fitti attivi, quelli che a quanto pare dovremmo
riscuotere ma non riscuotiamo e i fitti passivi che corrispondono alle somme
che come collettività versiamo.
Scorrendo le voci dei fitti passivi mi son
soffermato sugli 11.680 euro annui che paghiamo per il Centro per l’impiego a
pozzo piano, quasi mille euro al mese.
Spostiamoci al centro storico e analizziamo
insieme l’ex Conservatorio San Lorenzo, immobile di proprietà comunale di
diverse centinaia di metri quadri.
La struttura ospitava dei plessi scolastici e
oggi?
Parte del piano terra è interessato dall'Oasi
2 invece il primo piano, come possiamo vedere dalle foto, è da troppi anni in
completo stato di abbandono.
Le immagini parlano da sole vetri rotti che
lasciano intravedere scritte sui muri, cospicue infiltrazioni ormai visibili dall'esterno
e la parietaria rigogliosa.
Scenario di completo abbandono che comporta il
deperimento della struttura e il conseguente futuro aumento dei costi per il
ripristino. A proposito quando si
penserà a recuperare questi spazi direi ampiamente dimenticati visto che non
vengono mai menzionati?
Una parte di questo fabbricato,
nello specifico alcune stanze al piano terra con accesso in via Nigrò, è stato
restaurato grazie alla ricezione di fondi europei per allestire un centro
giovanile lo "You and Me".
Il progetto ha fatto il suo corso
e i locali, dotati fra l’altro di accessi e bagni per disabili, sono
inutilizzati ormai da tempo. Attenzione questi ambienti celano un particolare
direi “curioso” la scala per accedere al piano superiore si trova proprio in
queste stanze ma non è accessibile e neanche visibile è stata accuratamente nascosta
dal cartongesso, forse in attesa di tempi migliori?
Si parla molto della
riqualificazione del nucleo antico, s’invoca la totale chiusura ma la vera fruizione
tarda ad arrivare.
Perché? Semplice i centri storici
che prendiamo a modello hanno spesso una differenza piccola ma sostanziale equivalgono al centro stesso della città.
Cosa vuol dire? Che pullulano di uffici di
attività commerciali, sono vivi tutto il giorno a differenza del nostro.
Siate sinceri chi di voi si reca nel
quotidiano al centro storico? Nessuno!
In questo quartiere ormai non abbiamo quasi
nulla e il tranese medio, che di base usa l'auto per fare 50 metri, non ha
oggettivamente motivo per venirci, al massimo vive di sporadiche passeggiate domenicali
o serali che si concentrano al porto. Lo spostamento negli ultimi anni di una
nota e storica attività la dice lunga.
Forse sbaglio ma non potremmo provare a riqualificare il centro storico
cogliendo un’occasione di risparmio?
Qualora condizioni e normative lo permettano
perché non trasferire il Centro per l'impiego nei locali del ex Conservatorio? Il
contratto del Centro scade a metà di quest'anno non ho elementi per affermare
se sarà rinnovato ma di sicuro siamo in tempo per recedere e trasferirlo.
Entriamo nell'ottica di un centro storico realmente
vivo e cominciamo a programmare azioni concrete.
Innegabile, uffici e studi
comportano un flusso di persone che di riflesso potrebbero permettere
l'apertura di attività commerciali e sarebbe ora che ci si prefigga di creare
misure specifiche per spingere la zona antica. Il tessuto oggi è reso vivo dai
tribunali e dall’agenzia del territorio e chi realmente conosce l’area in
questione sa bene che dal pomeriggio inizia quasi il coprifuoco. Chi come me conduce
i turisti a scoprire Trani e gli altri
centri storici del circondario è ben conscio del valore aggiunto apportato dai tribunali che di
certo non sfugge ai turisti.
Se poi riuscissimo a riqualificare l’ex
Monastero degli Agostiniani (a proposito a che punto è il contenzioso con la
Asl? Nessuno ne parla? ) con una sede universitaria che però funga da reale
attrattore almeno per le province vicine, riuscite a immaginare cosa finalmente
diventerebbe o meglio tornerebbe a essere il nostro centro storico?
Spesso dico #siamosolocustodi quindi vogliamo
cominciare realmente insieme a custodire e a recuperare?
Andrea Moselli
Nessun commento:
Posta un commento