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giovedì 14 luglio 2016

ANDRIA : A Sud del Paradiso e della Storia

Ho saputo del disastro ferroviario del 12 Luglio quasi subito, avendo una madre che lavora in ospedale e pur essendo rimasto impietrito, devo confessare di non essermi stupito. Stavo giusto in questi giorni contando di fare un abbonamento sulla Bari Nord, pensando fosse più sicura della Statale... Sono almeno 25 anni che sento la gente scherzare sulle mancanze della nostra cara vecchia linea ferroviaria, così certe battute sentite e risentite in questi anni, ieri ahi noi hanno avuto il sapore di quelle profezie che prima o poi si avverano. Certi errori e i disastrosi incidenti di massa che ne seguono sono statisticamente rari ma d'altra parte quasi sempre inevitabili e molto spesso imponderabili. Tuttavia una simile ecatombe è stata necessaria perchè tutti sapessimo che alla Bari Nord (o a una sua tratta, perlomeno) manca un sistema elettronico di controllo dell'errore umano, che riduce il rischio da 1/1000 a 1 a 1/1000.000. E qui dovrebbero seguire rastrellamenti e arresti di massa nelle Società “competenti”.
Al mio ritorno ad Andria ieri sera, ore 8.00 qui in città, l'aria era pesantissima: gente che procedeva a tratti discontinui, con volti contratti, pensierosi, sguardi spesso fissi sui cellulari... Le notizie sono allucinanti. Mia madre è tornata dal lavoro in ospedale con 5 ore di ritardo. Quasi tutti i feriti gravi sono giovani (se questo è un argomento), spesso giovanissimi, studenti. Alcuni codice rosso sono già deceduti ieri. Appena saputo dell'evento, ho immediatamente immaginato che ci avrebbe coinvolti tutti, che tutti da quel momento in avanti avremmo avuto qualche familiare o amicizia da piangere. Che il bilancio (se anche i numeri sono un argomento) avrebbe richiesto tempo. Mi ha fatto male sapere della morte del dottor Fulvio Schinzari, valente ufficiale di polizia e grande appassionato/animatore culturale con cui ho condiviso 5 anni fa la realizzazione di un reading letterario - Fulvio, still rock form the Beyond !
Al di la del dolore annichilente e della disillusione in cui certi eventi possono scagliare di forza intere comunità, dovremmo essere tutti consapevoli che la parte meridionale del nostro paese (come tutti i sud del mondo) è una zona "a sud del Paradiso” e della Storia. Ma se ci restiamo è perché alla stragrande maggioranza in fondo sta bene anche così. Salvo ricordarsene appena le conseguenze di questo stato di cose li toccano personalmente.
Credo che alla nostra Comunità non spetti soltanto il giusto sentimento di dolore, ma anche un senso di Responsabilità collettiva. Qual era la punizione che l'inferno di Dante riservava agli egoisti? E gli ignavi? Loro all’Inferno nemmeno ci entravano. restavano nell’anticamera.
Dopotutto, credo anche che un po di sano silenzio male non ci starebbe, almeno in questi primi momenti.

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