Tantissimi
applausi hanno fatto da cornice alla cerimonia conclusiva della XVII
Edizione del “Premio Diomede”, svoltasi sabato scorso
sul palco allestito sul Sagrato della Cattedrale di S. Sabino a
Canosa di Puglia(BT). Un evento che ha ricevuto enormi
consensi sia da parte dei premiati che dagli ospiti intervenuti
davanti ad un pubblico interessato e molto numeroso. In questa
edizione ha vinto Canosa “Città d’Arte e di Cultura”,
la sua storia, sempre attuale e proiettata al futuro grazie ai suoi
testimonial, che sono stati premiati per essersi distinti in questi
anni promuovendo le sue bellezze, tipicità e tradizioni. E’ stata
la voce suadente e la professionalità di Mauro Dal Sogno di
RadioNorba ad inviare prima gli auguri a Lino Banfi(vincitore
“Premio Diomede” nel 2002) per l’80°compleanno
accompagnati da una standing ovation e poi a proclamare il canosino
dell’anno:l’imprenditore del food Nunzio Margiotta(57
anni) per la sezione “Canusium”. Il
“Premio Diomede“ è
stato consegnato da Mons. Felice Bacco
e dal presidente dell’omonimo Comitato
organizzatore,
Angela Valentino. Il
neo vincitore, il primo nella storia del Premio Diomede ad essere
residente e ad operare proficuamente sul territorio canosino ha
dichiarato: “““Onorato,
lusingato ed orgoglioso di ricevere questo premio in un anno
particolare della mia vita imprenditoriale”””
poi ha risposto
alle domande del presentatore sulla nascita del brand intitolato “I
Tesori di Canusium”
dopo una visita al Museo di Taranto, custode dei reperti archeologici
di Canosa, e passare alla descrizione del grano
arso, recentemente rivalutato per le sue proprietà
organolettiche. L'antica farina
ottenuta in origine dall'usanza contadina di raccogliere i chicchi di
grano abbandonati nei campi durante la mietitura e la bruciatura
delle stoppie, era più scura della farina bianca e quindi ritenuta
di scarsa qualità e perciò rivenduta a poco prezzo ed utilizzata
dalla gente povera. Oggi viene riprodotta con la tostatura dei
chicchi di grano che rendono la farina dello stesso colore, aromi e
gusto particolari come nel passato. La farina con un gusto di
nocciola e retrogusto di caffè, viene utilizzata per fare i taralli
con le ricette tipiche canosine. Un accenno al sostegno dello sport
locale e della squadra del Futsal Canosa in serie B e poi la sua
testimonianza a favore della legalità
da tramandare alle giovani generazioni ed ai nipoti. Poi c’è
stata la premiazione della
testata giornalistica “La
Gazzetta del Mezzogiorno” per la sezione “Aufidus”.
A ricevere il
premio dalle mani del consigliere regionale
Francesco Ventola e dall’insegnante
Tonia Rotondo del
Comitato, il
giornalista Gianpaolo Balsamo che
ha portato i saluti del direttore Giuseppe De Tomaso, dell’editore
Mario Ciancio Sanfilippo ringraziando i corrispondenti canosini
Paolo Pinnelli, Antonio Bufano e Sabino D’Aulisa ma soprattutto i
27mila lettori giornalieri de “La
Gazzetta del Mezzogiorno” definendoli “sentinelle del
territorio”. Il Premio “Speciale Giovani”, è
stato consegnato dall’assessore
alla Cultura Sabino Facciolongo e
dalla professoressa Maria Teresa Conte del
Comitato, a Sandro Giuseppe Sardella(33 anni),
archeologo e curatore del Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia con
una serie di mostre ed eventi culturali di rilievo che hanno portato
a Canosa migliaia di visitatori.
Il
“Premio alla Memoria” a Giuseppe Pasculli
(1869 - 1939), musicista e autore di inni e di marce funebri oltre
ad aver diretto una delle prime bande canosine e poi il trasferìmento
a Milano. Ha ritirato il premio il pronipote professor Antonio
Pasculli, dalle mani del vice sindaco Leonardo Piscitelli
e dall’insegnate Dino Santamaria del Comitato, che ha
ringraziato i presenti superando la commozione del momento per il
prestigioso riconoscimento alla memoria di un musicista che ha
lasciato un patrimonio di spartiti e partiture, e di strumenti
musicali, alcuni dei quali detenuti dall’architetto Franco Merafina
a Canosa. Altro momento intenso della serata è stato il
riconoscimento alla memoria di Pasquale Cignarale(1920-
2004), pluridecorato come appuntato di Pubblica .Sicurezza e militare
della II Guerra Mondiale alla presenza del figlio Roberto e
del commissario della Polizia di Stato di Canosa Santina Mennea
intervenuta per la consegna. Tra
i riconoscimenti uno speciale è stato riservato al M°
Mimmo Masotina(classe 1928) che
ha diretto per 50 anni il Coro della
Desolata, portandolo ad un alto livello di visibilità tra i
riti della settimana santa pugliese e del Sud Italia . Alla consegna
sono intervenuti l’assessore allo spettacolo Elia Marro,
Antonio Capacchione del Comitato, il fotoreporter Davide
Pischettola e due coriste Lella Bergamasco e Cristina Cioce che
hanno consegnato targhe e quadri al maestro visibilmente commosso e
convincente nelle risposte al presentatore Mauro Dal Sogno che ha ben
diretto la XVII Edizione del “Premio Diomede”,
l’alto riconoscimento alle personalità di origine pugliese che si
sono distinte nel campo artistico, scientifico, economico, sportivo,
sociale e culturale, in ambito nazionale e all’estero attraverso
una ricaduta positiva sulla conoscenza e valorizzazione del
territorio, cattura le attenzioni del pubblico e della
critica. Ad allietare la manifestazione la prima dell’estate
canosina sono intervenuti con performance canore : Giovanna
Curatola in arte “Woman in jazz” con il
chitarrista Domenico Lopez ed il saxofonista Tommaso
Florio; Martina Landriscina, Rita Manelli e Giuseppe Candia.
Sul palco hanno dato del loro meglio divertendo gli spettatori,
il duo comico molto affiatato composto da Massimo Boccasile e
Carlo Maretti, costituitosi nel 2005 al Laboratorio Zelig, con
esperienze teatrali importanti e collaborazioni televisive, tra le
quali la striscia comica “Cervelli in Fuga” su TeleNorba,
dove hanno conseguito successi di ascolti. Giovani artisti pugliesi
che hanno arricchito la manifestazione regalando emozioni alla
stregua dei vincitori della XVII Edizione del “Premio
Diomede”, tra le manifestazioni più longeve della storia
canosina.
Bartolo
Carbone
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