La
concessione in uso temporaneo del Castello Svevo di Trani ma anche, a
questo punto, di altri siti come Castel del Monte, è un’operazione
che non si ha né il coraggio né la chiarezza di esporre in modo
compiuto ai Cittadini, alle Istituzioni e a quanti vorrebbero farne
tale uso.
Premesso
che dalle parole della Direttrice dott.ssa Rosa Mezzina si evince
chiaramente che l’utilizzo del Castello Svevo di Trani potrebbe
avere unicamente funzione di “estensione della casa comunale”
(che non ci risulti sia ancora diventata un’osteria), con la
celebrazione, quindi, di soli matrimoni in forma civile senza la
previsione di banchetti nuziali o fuochi d’artificio o servizio di
intrattenimento e svago nonché tutto quanto avviene comunemente ed
abitualmente nelle sale ricevimento dove si consumano matrimoni
principeschi tutti i giorni dell’anno, riteniamo che la questione
non possa restare in “sospeso” e che quell’intervento del dott.
Fabrizio Vona più volte e da più parti richiesto non possa ancora
tardare anche perché, secondo noi, è doveroso e rientra nei compiti
di chi occupa posizioni così privilegiate ed autorevoli.
Se
quindi si voglia attuare la politica della mangiatoia nei castelli e
dare l’illusione a qualcuno di portare la corona in testa per un
sol giorno e sentirsi l’Imperatore che questa terra ha ampiamente
dimenticato ed umiliato allora bisogna cominciare dall’elaborazione,
approvazione ed ufficializzazione del disciplinare che regolamenti
tali attività ludico e ricreative, proprio come hanno fatto altri
Enti che curano questi beni dal valore inestimabile.
La
Direzione quindi deve individuare all'interno del Castello alcuni
spazi destinati ad accogliere manifestazioni culturali, convegni,
conferenze, mostre ed eventi di vario genere organizzati da enti,
associazioni o privati.
La
Direzione, ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i., può accordare, a
titolo oneroso sulla base del tariffario, l'uso temporaneo di
ambienti per eventi e iniziative realizzate da enti ovvero da
privati con finalità compatibili con la destinazione culturale del
Castello Svevo di Trani e della sicurezza dei beni.
La
richiesta di utilizzo spazi deve essere inviata con congruo anticipo,
prima dalla data di inizio all'indirizzo e nella stessa saranno
esplicitate:
1.
Organizzatore dell'evento, se l'organizzatore corrisponde ad una
società di servizi andranno indicati i dati di entrambi, comprensivi
dei dati anagrafici dei legali rappresentati;
2.
Spazi per i quali si richiede la concessione;
3.
Tipo di manifestazione (descrizione evento, dettaglio programma);
4.
Data e orario di svolgimento;
5.
Allestimenti previsti (pedane, sedie, impianti amplificazione,
schermi, etc.);
6.
Tempi necessari per la preparazione e il montaggio di eventuali
allestimenti e successivo disallestimento e ripristino ambienti;
7.
Numero massimo di partecipanti previsto;
8.
Condizione di accesso all'evento: aperto, su invito, a pagamento;
9.
Ogni altro dettaglio ritenuto utile alla comprensione del tipo di
manifestazione;
10.
Eventuale servizi collegati (ristorazione, coffee break, aperitivo
etc.);
L'autorizzazione
avverrà solo al momento della stipula della Concessione in uso a
seguito delle verifiche sulla documentazione richiesta e sulla
fattibilità della stessa da parte dell'Amministrazione. Il rilascio
della concessione è inoltre subordinata alle ulteriori condizioni
dettagliate nel Disciplinare di concessione.
Viene altresì predisposto un tariffario nel quale sia indicato in quali spazi è possibile organizzare eventi, la loro tipologia, il canone, un eventuale rimborso spese.
Viene altresì predisposto un tariffario nel quale sia indicato in quali spazi è possibile organizzare eventi, la loro tipologia, il canone, un eventuale rimborso spese.
Oltre
agli oneri indicati nel tariffario, il Concessionario deve farsi
carico del costo del personale necessario allo svolgimento completo
dell'iniziativa compresa la fase istruttoria, che verrà
quantificato in sede di contrattazione sindacale tenendo conto delle
indicazioni della Direzione, della tipologia dell'evento in questione
e dei locali interessati e verrà indicato con atto successivo.
Il
pagamento dei compensi relativi dovrà avvenire nel termine massimo
di 30 gg., decorrente dalla ricezione della documentazione
comprovante gli importi dovuti, e avverrà mediante pagamento ad
personam su c/c bancario o postale, al netto della ritenuta
d'acconto, quest'ultima dovrà essere versata a cura di un soggetto
giuridicamente in grado di assolvere agli obblighi di legge.
La
concessione in uso è incedibile ed è inoltre subordinata alle
ulteriori condizioni di seguito specificate:
a) che siano rispettati i valori artistici e storici dell'immobile;
a) che siano rispettati i valori artistici e storici dell'immobile;
b) che
il concessionario si assuma la responsabilità patrimoniale in
proprio per eventuali danni a persone e/o cose nell'ambito degli
spazi concessi in uso ivi compresi quelli arrecati ai dipendenti
coinvolti nell'organizzazione dell'evento;
c) che
sia osservata la normativa a protezione della pubblica incolumità,
in materia di sicurezza antincendio, utilizzo di ditte con personale
in regola con le vigenti normative, sicurezza sui luoghi di lavoro; a
carico del Concessionario sarà ogni onere relativo al piano per la
sicurezza, al piano di allestimento e ove necessario alla normativa
sul pubblico spettacolo e gli adempimenti in tale documentazione
contenuti. Tale documentazione dovrà essere inoltrata alla Direzione
con congruo anticipo per permetterne una adeguata valutazione;
d) che il concessionario provveda a proprie spese a pulire e tenere in ordine i locali in uso, provvedendo al ripristino degli ambienti non appena terminato l'evento;
d) che il concessionario provveda a proprie spese a pulire e tenere in ordine i locali in uso, provvedendo al ripristino degli ambienti non appena terminato l'evento;
f) che
relativamente all'assicurazione il concessionario, stipuli e produca
in data anteriore all'evento un'adeguata polizza assicurativa a
copertura dei rischi di cui al punto b), comprendenti anche
l'incendio, valida per tutta la durata dell'evento compresi i tempi
per eventuali allestimenti/disallestimenti tecnici, con massimali non
inferiori ad € 2.000.000,00 per sinistro, contenente espressamente
le seguenti garanzie accessorie:
- risarcimento degli eventuali danni subiti dai dipendenti dell'Amministrazione che prestano la loro opera, a qualsiasi titolo, durante gli eventi;
- risarcimento degli eventuali danni subiti dai dipendenti dell'Amministrazione che prestano la loro opera, a qualsiasi titolo, durante gli eventi;
-
risarcimento degli eventuali danni arrecati nell'ambito dell'evento,
al fabbricato, e alle strutture e ai beni in esso contenuti, anche se
causati dai partecipanti all'evento a qualsiasi titolo.
L’Amministrazione
si riserva comunque il diritto di rifiutare, a suo insindacabile
giudizio, coperture assicurative che non siano ritenute rispondenti a
quanto richiesto.
Viene
richiesta l'attivazione di una polizza fideiussoria o di un assegno
circolare in deposito, a garanzia della copertura degli oneri
previsti in concessione.
La
Direzione può, qualora lo ritenga necessario per esigenze di
sicurezza o di tutela ovvero nel caso non sia reperito il
personale necessario all'organizzazione dell'evento e comunque in
caso di sopravvenute ed imprevedibili necessità, sospendere la
procedura di "concessione in uso" o rescindere l'atto
eventualmente già stipulato in ogni momento, previo preavviso al
concessionario.
Eventuali
controversie che dovessero sorgere tra le parti non potranno essere
risolte mediante arbitrato, ma resteranno di competenza dell'autorità
giudiziaria.
Passando
al tariffario nessuno si meraviglierebbe qualora per l’utilizzo del
Castello Svevo le tariffe possano arrivare persino a prevedere, come
per altri casi in Italia, somme elevatissime quindi solo roba da
“ricchi”.
Ad
esempio si potrebbe prevedere, a seconda degli ambienti utilizzati e
per il solo utilizzo degli spazi per una sola giornata:
- da
un minimo di 2.000,00 ad un massimo di 6.000,00 euro per un convegno;
- da
un minimo di 3.000,00 ad un massimo di 15.000,00 euro per una cena (a
posti limitati);
- da
un minimo di 5.000,00 ad un massimo di 20.000,00 euro per un
concerto;
- da
un minimo di 1.000,00 ad un massimo di 4.000,00 euro per un servizio
fotografico;
- da
un minimo di 20.000,00 ad un massimo di 50.000,00 euro per un
matrimonio (con supplemento per l’utilizzo degli ambienti dalle ore
18,30 in poi).
I
suddetti oneri sono riferibili al’utilizzo di un solo ambiente
mentre nel caso di più ambienti gli importi vengono ricalcolati, in
aumento, in modo corrispondente.
Non
sappiamo quanti russi, americani, albanesi, montenegrini, arabi,
indiani e cinesi saranno entusiasti di spendere parte del loro
patrimonio per incoronare i loro figli sposi nello splendido Castello
di Trani. Noi crediamo che non sia completamente da escludere che lo
facciano anche se sappiamo bene che preferiscono i matrimoni in
spiaggia piuttosto che in luoghi chiusi.
Ad
ogni buon conto riteniamo che una forma di organizzazione strutturale
e logistica del diverso utilizzo dei nostri Castelli, Musei e beni
culturali non possa prescindere da questa minima forma di
organizzazione.
Siamo
certi che di fronte alla mercificazione dei nostri Beni qualcuno si
sentirà in dovere di non credere che possa permettersi di tutto
anche perché quei beni sono di tutti e a decidere, in ogni caso, è
giusto che siano i legittimi proprietari cioè proprio tutti quanti
noi.
Per
tutto quanto non previsto, è finita l’era del “ghe pensi mi”.
E’ finita anche a Trani ed il Castello Svevo val bene un solo e
semplice cin cin augurale per i novelli sposi in rito civile.
*Presidente UNIBAT
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