Riconsegnata
al Comune di Barletta, che ne aveva richiesto il dissequestro,
l’intera area dell’Orto botanico. In mattinata gli incaricati del
Comando dei Carabinieri e della Polizia Municipale hanno notificato
al sindaco il decreto di revoca del sequestro preventivo, adottato
dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Trani dott.Antonio Savasta, che prescrive la “caratterizzazione
dell’area inquinata” per la “bonifica necessaria alla
riqualificazione degli spazi adibiti a verde e orto botanico-zona
giardino”.
Si
apre, così una nuova fase rispetto al decreto firmato lo scorso 26
febbraio 2016 dal giudice dell’udienza preliminare, dott.ssa Angela
Schiraldi, che disponeva il sequestro preventivo dell’area
evidenziando le “criticità da sanare”.
Lo
scorso 2 settembre l’Amministrazione aveva richiesto alla Procura
il dissequestro delle strutture non adoperate per uffici pubblici e
attualmente chiuse al pubblico, rilevando che l’interno
dell’edificio principale era già stato oggetto di gravi atti
vandalici compiuti da ignoti prontamente denunciati dal Comune alla
stazione di Barletta della Legione dei carabinieri.
Peraltro, a fronte di una richiesta avanzata dalla
Provincia di Barletta-Andria-Trani di strutture per le proprie
“funzioni fondamentali”, l’Amministrazione aveva maturato
l’orientamento di offrire la parte museale dell’immobile per le
funzioni riguardanti il settore ambiente e, a tal fine, era stata già
richiesta, e autorizzata dal magistrato, una specifica
autorizzazione per la ricognizione dell’immobile da parte dei
tecnici degli enti interessati.
In
questa sede il Comune di Barletta comunicava al dott.Savasta
l’interesse a rendere al più presto fruibile l’Orto botanico nel
contesto della riqualificazione dell’intera area urbana al di là
della ferrovia anche attraverso attività di bonifica dell’area,
con il coinvolgimento di enti pubblici e associazioni ambientaliste
no profit.
L’odierno
dissequestro consente, ora, di procedere in tale ricerca. Il sindaco
ha, quindi, trasmesso il provvedimento giudiziario ai dirigenti
comunali di competenza affinchè siano adottate tempestivamente le
misure per rendere esecutive le prescrizioni in modo da restituire
al più presto la struttura alle fruibilità pubblica.
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