Assistiamo
negli ultimi giorni ad iniziative singolari di alcuni sindacati, che
organizzano assemblee e che diffondono comunicati alla stampa di
singoli incontri con il Commissario Straordinario avv. Bartolo
Cozzoli, sul futuro della Casa Divina Provvidenza e dei lavoratori.
Peraltro il tutto senza tener conto che le
scriventi organizzazioni rappresentano invece la stragrande
maggioranza dei lavoratori
e questo sicuramente il Commissario Cozzoli lo sa e dovrà tenerne
conto.
Tutti
continuano a recitare a “soggetto” sul mancato intervento della
Regione Puglia sulla vertenza. Ma sicuramente tutti i sindacati hanno
interloquito con la Regione e sanno che nessun intervento potrà
essere messo in campo con una procedura di vendita in corso e con le
offerte già presentate, perché altrimenti ci sarebbe un’alterazione
della gara.
La
vendita della Casa Divina Provvidenza è un atto che dovrà avvenire
con certezza ed è previsto dalla normativa sull’Amministrazione
Straordinaria ed è l’unica garanzia per evitare il fallimento.
Dovrà
essere il Commissario Cozzoli, assumendosi la responsabilità del
ruolo affidatogli dal Ministero, ad individuare l’acquirente che
sia in grado di garantire
la totalità dei livelli occupazionali e i migliori livelli di
assistenza
degli ammalati dal punto di vista qualitativo, soprattutto perche i
nostri assistiti appartengono alla cosiddetta categoria degli
“ultimi” e più bisog
Se
corrisponde al vero che in questo mese di OTTOBRE si deciderà il
futuro della Casa Divina Provvidenza è necessario che tutti i
rappresentanti dei lavoratori in maniera compatta, vigilino sulle
procedure successive alla vendita per tutelare i lavoratori nel
passaggio alle dipendenze del nuovo acquirente.
La
storia del movimento sindacale è piena di precedenti nei quali la
divisione dei sindacati ha sempre visto perdenti i lavoratori. Ci
auguriamo che questa volta ciò non accada ed invitiamo il
Commissario Cozzoli a confrontarsi con tutte le organizzazioni
sindacali in maniera unitaria, tralasciando il detto romano “DIVIDI
ET IMPERA”.
Ai
lavoratori, sicuramente preoccupati per il futuro, chiediamo di farsi
portatori della necessità di ricompattare il fronte sindacale per
garantire un futuro all’Ente.
Bisceglie,
3 ottobre 2016
F.I.A.L.S.
F.S.I. U.G.L. SANITA’ U.S.B.
Cosmai
Cillis Iannoni Lamarca
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