LO
ABBIAMO SCRITTO PRIMA DI VOI. GIU’ LE MASCHERE, CORRETE IN PIAZZA E
RACCONTATE LA VERITA’ A TUTTI GLI ANDRIESI”.
“Andria,
situazione debitoria del Comune: chi ci sta prendendo in giro?”
Era
esattamente il 21 luglio 2015 quando il sottoscritto diramava quel
comunicato stampa, ripreso dagli organi di informazione, con il quale
manifestava la sua preoccupazione e quella dei cittadini in merito
alla disastrosa condizione delle casse del comune di Andria e delle
nefaste conseguenze che avrebbero potuto derivarne.
L’intervento
del sottoscritto prendeva spunto dalla denuncia del Movimento 5S che
parlava di un “disavanzo da 49milioni di euro e più”. Di fronte
a quella gravissima situazione mentre moltissimi andriesi restavano
in silenzio,come pure facevano i Partiti che annicchiavano, il
sottoscritto divulgava il suo comunicato e lo faceva apertamente,
senza nascondersi dietro sigle o siglette, senza fare il guiscardo.
In
quell’occasione i politici continuavano a litigare fustigandosi tra
di loro, per finta o per vero non si è ancora capito. Ora leggiamo
una pubblica denuncia proprio da parte di coloro che avevano
appellato l’opposizione essere “impreparati o in malafede”.
Oggi
leggiamo che alcuni autorevolissimi esponenti del governo cittadino
denunciano la loro preoccupazione rispetto alla recente nota
trasmessa dal Collegio dei Revisori dei Conti ed annunciano alla
città che le casse comunali sono vuote, che crescono i debiti e
chiedono addirittura a mezzo stampa che si convochi una riunione ad
hoc per discutere sul tema. Un po’ come fanno oggi i ragazzini
viziati che pur stando a tavola con i genitori comunicano con gli sms
e non parlano più.
Poiché
quei debiti saranno lasciati in eredità ai posteri dunque a tutti
noi cittadini, ringraziamo coloro che in queste ore stanno portando a
conoscenza del popolo quella drammatica situazione. Siamo sicuri che
lo stiano facendo per il bene comune, non mistificando la realtà che
si è venuta a creare.
Di
fronte a questo dato qualunque divisione deve essere superata perché
altrimenti verrebbe seriamente da porsi una domanda: ma quei debiti e
quelle casse vuote si sono formati e si sono svuotate solo oggi o
forse già dal 2015 e ancor prima quando il sottoscritto interveniva
con decisione su questo delicatissimo argomento la situazione era già
compromessa? Perché non ammetterlo sin da allora e magari prevenire
ulteriori buchi e danni economici?
La
nostra buona fede è infinita quindi non dubitiamo di nulla e di
nessuno. Quella stessa nostra buona fede però non può essere
calpestata o utilizzata impropriamente dunque rigettiamo al mittente
tutte le accuse strumentali che abbiamo ricevuto quando abbiamo
espresso il nostro parere in sala giunta e fummo tacciati di essere
disfattisti e salvaguardare interessi personali.
Non
c’è voluto molto tempo per demolire quei muri di carton gesso
visto che oggi proprio all’interno del governo cittadino si consuma
una guerra senza esclusioni a colpi di clava e a pagare anche
quest’ulteriore guerra saranno ancora e di nuovo i poveri cittadini
passivi.
Non
sappiamo a cosa sia dovuto il silenzio istituzionale che vige nei
corridoi e nelle stanze di Palazzo San Francesco. Se sono beghe
personali che se le risolvano da soli ma se quelle beghe possano,
anche minimamente, avere ripercussioni sulla città ferma da anni
allora è meglio non aspettare la prossima tornata. I panni sporchi
vengano stesi su una ringhiera interna al palazzo in modo che gli
inquilini provvisori li vedano ogni giorno ma almeno la città ne sia
esclusa da quella vista sgradevole, sporchi e nauseabondi e magari
chiamati pure a lavarli.
Andria
aspetta le risposte serie alle sue tantissime emergenze quotidiane e
delle beghe di palazzo ci interessa ben poco.
Giù
le maschere, correte in piazza e raccontate la verità a tutti gli
andriesi.
Noi,
sentinelle della città vi guardiamo e sappiamo anche ascoltarvi, nel
bene e nel male quindi PARLATE!!!
Santovito Vincenzo
quello della L.A.C.
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