Il
progetto di protezione dal rischio idrogeologico del Canale Ciappetta
Camaggi sarà candidato ad un finanziamento del “Fondo per la
progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico”.
E’
quanto stabilisce un Protocollo d’Intesa tra la Provincia di
Barletta - Andria - Trani ed i Comuni di Barletta ed Andria,
sottoscritto nelle scorse ore da Nicola Giorgino, nella duplice veste
di Presidente della Provincia e Sindaco di Andria, e dal Sindaco di
Barletta Pasquale Cascella.
L’obiettivo
generale è proprio quello di ammettere a finanziamento tale
progettazione, per la quale la Provincia ha già provveduto a
redigere sia lo studio preliminare che il progetto di fattibilità
tecnico-economico.
Il
progetto si suddivide in sette stralci funzionali, sei dei quali già
ricompresi tra le misure di protezione del piano di gestione del
rischio alluvioni previste dal Distretto Idrografico dell’Appennino
Meridionale.
I
primi tre stralci interessano il Comune di Andria, incluso
l’intervento di conservazione statica del tratto tombato del
canale; i successivi due il Comune di Barletta e prevedono
l’intervento sul tratto compreso tra la foce e l’attraversamento
della Ferrovia del Nord Barese; gli ultimi due interventi sono
localizzati nel tratto extraurbano compreso tra i territori di Andria
e Barletta.
L’importo
complessivo del progetto stimato per tutti e sette gli interventi
previsti è di circa 60.900.000 euro.
«Con
questo accordo abbiamo espresso la volontà di presentare una
proposta unitaria, estesa a livello di bacino, per la sistemazione
del Ciappetta Camaggi con la finalità integrata di mitigazione del
rischio idrogeologico, tutela e recupero degli ecosistemi e della
biodiversità, in perfetta sintonia con quanto prevede il nostro
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - ha dichiarato il
Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Nicola
Giorgino -. Grazie all’intesa con il Sindaco Pasquale Cascella, si
è dato mandato alla Provincia di produrre la documentazione tecnica
e gli atti amministrativi relativi allo Studio Preliminare ed al
Progetto di Fattibilità Tecnico-Economico, necessari per produrre la
candidatura in forma associata. Un’iniziativa che vede dunque il
nostro ente assolvere a quel ruolo di coordinamento dei Comuni,
assegnato dalla Legge Del Rio sul riordino delle Province, anche in
materie delicate quali quelle ambientali».
L’Ufficio
Stampa
Enrico
Aiello
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