MONTARULI
(UNIBAT): “MENTRE I COMMERCIANTI RISCHIANO LA VITA QUAL E’ IL
PROGETTO SICUREZZA IN QUESTO TERRITORIO? NOI NON LO CONOSCIAMO
ANCORA.”
Gli
episodi ormai si susseguono quotidianamente e nessuna città può
dirsi esclusa dal reale pericolo che l’irreparabile possa accadere
da un momento all’altro. Gli episodi criminali che si registrano
quotidianamente sono un segnale concreto ed inequivocabile di un
cambiamento radicale che vede meno presente, anche perché fortemente
contrastata, la criminalità organizzata a fronte di una paurosa
escalation della microcriminalità, quella più pericolosa che
aumenta il senso e la percezione di insicurezza nei cittadini e nei
commercianti.
Sul
delicato argomento, appena appresa la notizia della rapina ad un
negozio di ferramenta a Trani, è intervento il Presidente UNIBAT,
Savino Montaruli il quale proprio qualche giorno fa aveva fatto
(ri)sentire la propria voce con un comunicato stampa dal titolo
eloquente e drammaticamente attuale: “Microcriminalità più temuta
della Mafia”.
Lo
stesso leader sindacale andriese aggiunge: “quanto accaduto nelle
ultime ore a Trani ne è la lampante dimostrazione con soggetti che
non esitano ad usare le armi per arraffare qualche decina di euro.
Mentre qualcuno continua come un disco stonato a chiedere soldi,
soldi, soldi per l’installazione di sistemi di deterrenza che pure
servono ma che non evitano il dramma, come dimostrato, il territorio
avverte sempre di più un senso di isolamento, anche istituzionale.
Dopo Canosa, Andria ed altri comuni della provincia registriamo
l’ennesimo episodio criminoso a Trani e quell’episodio accade
anche in concomitanza di alcuni accadimenti. Alcune ore fa è
pervenuto il rapporto Unimpresa Bat che vede proprio la città di
Trani quella tra i tre cocapoluoghi con il più elevato tasso di
preoccupazione tra i commercianti, soprattutto quelli delle vie
principali, che registrano una crescente desertificazione con cali
delle vendite che ormai rasentano quella che tecnicamente viene
definita la condizione zero, con perdite che superano di gran lunga i
guadagni. Una crisi dei consumi che non è più solamente tale ma che
è diventata anche crisi sociale e di socializzazione in vie che un
tempo rappresentavano il fulcro della vita sociale ed economica
cittadina. Tornando all’emergenza criminalità crediamo che sia
giunto il momento di una seria e pubblica iniziativa che metta a
confronto le istituzioni e i cittadini, senza timori di ammettere
anche responsabilità e inefficienze in un sistema sociale in
fortissimo allarme con un tasso di disoccupazione che ha superato
abbondantemente il 50%; aumento spaventoso di spaccio e consumo di
sostanze stupefacenti, abuso di sostanze alcoliche e psicotrope da
parte dei giovani. Un’iniziativa pubblica che abbia ora anche il
sostegno del rifatto Ente Provincia, che si è addirittura dotato di
un Assessore alla Sicurezza che siamo certi affronterà di petto ed
immediatamente la drammatica situazione provinciale facendosi
promotore di quanto richiesto dai cittadini e dalle Organizzazioni
datoriali indipendenti, che non sia il solito stanchevole tavolo
barlettano ristretto e chiuso a chiave. Da parte sua il comune di
Trani, il Sindaco di Trani, quello di Andria e quelli di tutti gli
altri comuni facciano rete e si presentino a proporre le loro
iniziative per fronteggiare la caldissima situazione evitando che il
peggio possa accadere in qualunque momento. Dobbiamo evitare
ulteriori e definitive ripercussioni gravissime sul tessuto
economico, sugli investitori e soprattutto sul turismo molto
sensibile all’emergenza criminale, a quella ambientale e sanitaria,
tutte fortemente presenti in questa terra. Azioni efficienti e
programmate dunque a sostegno del territorio, dei giovani e delle
future generazioni che sempre più in massa lo abbandonano per non
farvi più ritorno. Quegli stessi sindaci vengano ad aprirsi e a
riferire cosa ne è di quei progetti strategici che tanto hanno fatto
parlare ma che ancora non si concretizzano o lo faranno con estremo,
imperdonabile ritardo. Smart city, città intelligenti, Progetti di
Area Vasta e Presidi di osservazione e di sviluppo, che fine hanno
fatto? Perché non sono mai nati pur essendo stati ripetutamente
annunciati? E’ inutile dilungarsi, ognuno sa ciò che va fatto e
ciò che ha il compito e dovere di fare. Se non lo fa o non riesce a
farlo è per incapacità, per incompetenza o peggio per
rassegnazione. Gli imprenditori hanno seriamente paura, e di vivere
in un clima rassegnato ed indifeso non ne hanno proprio più voglia.”
– ha concluso il Presidente.
Area
Comunicazione UNIBAT
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