IL
CALENDARIO AIUTA I COMMERCIANTI AD EVITARE LE MULTE MA SOLO FINO A
VENERDI’ 25 NOVEMBRE.
CHI E’ ANDATO OLTRE RISCHIA GROSSO.
CHI E’ ANDATO OLTRE RISCHIA GROSSO.
Quest’anno
il calendario ha aiutato i commercianti a non prendere multe, come
invece accadde lo scorso anno ai più sprovveduti nel comune di Bari
i quali dimenticarono o peggio non furono informati
dell’impossibilità di praticare alcuna forma di sconto in
concomitanza con il Black Friday allora programmato per il giorno 27
novembre.
Quest’anno,
invece, tutto in regola, o almeno quasi tutto visto che sono stati
molti i commercianti che, anche qui disinformati, hanno omesso di
esporre il cartello obbligatorio che pubblicizza le vendite
promozionali o coloro che hanno “prolungato” il venerdì nero
fino a domenica 27 novembre o addirittura fino al giorno 30.
Trattasi dunque di vendite promozionali, le uniche possibili e consentite fino a venerdì 25 novembre cioè prima che scattino i quaranta giorni antecedenti i saldi invernali e comunque al di fuori del periodo dei saldi stessi.
Naturalmente il discorso “regole” vale unicamente per quei settori sottoposti alla ormai obsoleta e corporativa legge sui saldi quindi: generi di vestiario e abbigliamento in genere, accessori dell'abbigliamento e biancheria intima, calzature, pelletterie, articoli di valigeria e da viaggio, articoli sportivi, confezioni e prodotti tipici natalizi, al termine del periodo natalizio. Per tutti gli altri generi che non sono disciplinati gli sconti e la promozione degli sconti sono liberi per tutto l’anno, come di fatto avviene.
Trattasi dunque di vendite promozionali, le uniche possibili e consentite fino a venerdì 25 novembre cioè prima che scattino i quaranta giorni antecedenti i saldi invernali e comunque al di fuori del periodo dei saldi stessi.
Naturalmente il discorso “regole” vale unicamente per quei settori sottoposti alla ormai obsoleta e corporativa legge sui saldi quindi: generi di vestiario e abbigliamento in genere, accessori dell'abbigliamento e biancheria intima, calzature, pelletterie, articoli di valigeria e da viaggio, articoli sportivi, confezioni e prodotti tipici natalizi, al termine del periodo natalizio. Per tutti gli altri generi che non sono disciplinati gli sconti e la promozione degli sconti sono liberi per tutto l’anno, come di fatto avviene.
Cosa
è dunque accaduto nel 2016 rispetto al 2015? Il primo giorno dei
saldi invernali è fissato al primo giorno feriale antecedente
l’Epifania, per il prossimo 2017 sarà giovedì 5 gennaio e non il
primo sabato del mese perché questa norma vale solo per i saldi
estivi. Qualcuno continua ancora a non capirlo e a fare confusione.
Facendo bene i conti, non come quelli fatti a Striscia la Notizia,
per quest’anno le vendite promozionali dunque anche il cosiddetto
Black Friday non avrebbero potuto protrarsi oltre il giorno venerdì
25 novembre, ultimo giorno possibile. Dunque tutto in regola ma solo
fino a tale giorno e non oltre, come invece sta accadendo per la
grande distribuzione organizzata e per i centri commerciali che se ne
fregano del rispetto delle regole, preferiscono prendere multe da
mille euro ma incassarne centinaia di migliaia di euro, tanto i
provvedimenti consequenziali che sono previsti, fino alla chiusura
dell’esercizio, non arrivano mai. Quest’anno il libero e
legittimo Black Friday del 25 novembre ha rappresentato sicuramente
una prova generalizzata di liberalizzazione dei saldi, anche se la
differenza con le vendite promozionali è che queste non possono
riguardare tutti gli articoli posti in vendita ma solo alcuni
articoli a scelta dell’esercente. Quest’anno infatti l’adesione
da parte del piccolo commercio è stata massiccia mentre quando la
cosa è avvenuta fuorilegge, come lo scorso anno, ad aderirvi è
stata sempre e solo la sfacciata e spregiudicata grande
distribuzione.
Una
liberalizzazione ormai necessaria che è ormai nei fatti, specie dopo
la bruttissima figura rimediata dalla Regione Puglia che con la
sentenza 11 novembre 2016 n. 239 della Corte Costituzionale si è
vista bocciare quale illegittimo quel Nuovo Codice Commercio Puglia
pasticciato e mai concertato se non con i soliti noti i quali,
evidentemente, hanno moltiplicato la brutta figura avendo pure dato
parere favorevole.
Ora
quel Codice va rivisto e rimodulato proprio nella parte
dell’illegittimità che riguarda appunto le liberalizzazioni.
Dunque dal prossimo anno saldi liberi per tutti e per tutto l’anno.
Noi
siamo convinti che sarà così, salvo altri pasticci.
Area
Comunicazione UNIMPRESA Bat
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