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giovedì 1 dicembre 2016

BARLETTA : Nella zona 167 arriva la fibra ottica ultraveloce

Una tecnologia al momento presente in poche grandi città


La zona 167 di Barletta sarà tra pochi mesi una delle aree tecnologicamente più avanzate d’Italia. Sta infatti arrivando la fibra ottica con tecnologia FTTH, che letteralmente, tradotto dall’inglese, significa “fibra fino a casa”.
C’è già in poche grandi città come ad esempio Milano, Genova, Bologna, Torino, Perugia e nei primi mesi del nuovo anno sarà disponibile anche a Barletta, nella zona di espansione a nord ovest della città, tra Barberini e Parco degli Ulivi. Sarà la prima fibra ottica attiva in tecnologia FTTH 500 mega in Puglia. A portare la fibra ultraveloce a Barletta è stata una società pugliese, AMT Services, già fornitore qualificato delle amministrazioni della Community Network nell’ambito della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale - Sistema Pubblico di Connettività (Rupar-Spc) Puglia.
Complessivamente sono stati stesi circa 50.000 metri di fibra ottica, per un totale di 240 edifici raggiunti: secondo le stime potranno essere serviti circa 6.000 nuclei familiari, quindi circa 20.000 abitanti di Barletta e, potenzialmente, 300 attività commerciali. Un investimento, per AMT Services, da 1,5 milioni di euro.

Le logiche dei grandi operatori mirano alla copertura di aree a grande convenienza economica, poche città come ad esempio Bari dove ben 3 operatori hanno avviato i cantieri per FTTH ”, ha sottolineato stamattina, nel corso di una conferenza stampa con visita al cantiere, il presidente di AMT Services, Aldo Altobello. “Tranne le solite città, le altre restano fuori dall’attenzione dei grande player. In Puglia la nostra azienda, con le sue sole forze, sta cercando di colmare il gap tra i centri più piccoli e quelli più grandi, tra i quartieri abbandonati e i centri urbani. Quello di Barletta è un esempio virtuoso e peraltro l’avvio di un processo che sarà portato avanti anche in altri comuni”.

I lavori sono in fase di completamento. Stamattina il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta proprio nella 167, e a cui hanno partecipato l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, il Consigliere regionale Ruggiero Mennea e gli assessori comunali Maria Antonietta Dimatteo e Azzurra Pelle.

Stiamo facendo grandi sforzi per la 167”, ha aggiunto il sindaco Cascella, “abbiamo superato con tenacia le tante difficoltà che si sono presentate ed ora siamo felici di poter prendere atto che questo quartiere avrà a disposizione una tecnologia avanzatissima. Può essere una nuova esperienza per la città, un modo nuovo di concepire la vita nei quartieri periferici e, perché no, popolari. Noi immaginiamo una Barletta che guarda al futuro e questa opportunità, che riviene da una positiva collaborazione tra pubblico e privato, ci porta esattamente in quella direzione. Qui siamo tra nuove costruzioni, verranno a viversi in gran parte le nuove famiglie, qui cresceranno i barlettani del futuro. Se cominciamo da qui ad avere cura del bene comune, del verde pubblico, dei servizi pubblici e a vivere l’innovazione come fattore naturale di una città, io credo che avremo tutti quanti da nutrire fiducia per il futuro”.

La giornata di oggi, al pari di altri momenti simili cui ho partecipato, racconta di un’alleanza vincente: quella tra pubblico e privato”, ha sottolineato l’assessore Capone, invitata alla conferenza stampa in qualità di delegata del governo regionale allo sviluppo economico della Puglia. “E’ fondamentale per lo sviluppo del territorio questa sinergia, in una logica di azione necessariamente integrata, complementare, sussidiaria. In questa direzione sono auspicabili momenti di confronto con gli operatori del settore, in modo da convergere con operazioni concorrenti verso obiettivi di crescita che rispondono alla mission pubblica come alla strategia imprenditoriale degli investitori privati”. “Gli interventi che Regione Puglia ha finanziato e sta finanziando per infrastrutturare il territorio in fibra ottica in modalità FTTC e, nel prossimo futuro, in modalità FTTH”, ha aggiunto l’assessore, “tengono in considerazione il percorso che gli operatori privati hanno avviato, colmano gli spazi non coperti ossia le aree a fallimento di mercato, quelle da cui l’operatore privato solitamente si ritira perché a bassissima redditività e perché investirebbe in perdita, almeno nel breve periodo. E’ in queste aree, delimitate in negativo, che la pubblica amministrazione può agire alla luce del quadro normativo comunitario sugli aiuti di Stato e deve agire con l’intento di creare un circuito virtuoso degli investimenti, stimolando la nascita di un mercato concorrenziale, scuotendo e incoraggiando anche operatori di dimensioni più piccole a guardare in prospettiva, in modo positivo, e ad investire. Il nostro impegno è rivolto a portare la fibra ottica fino alle scuole, alle aziende sanitarie, agli ospedali, alle sedi municipali, agli uffici pubblici, alle aree industriali, in un futuro non lontano fino alle nostre case, traguardando gli obiettivi comunitari che vedono il 2020 come l’epoca in cui la connessione a 100Mb dovrà essere massiva. Oggi la banda ultralarga deve far parte della dotazione di base di un sistema economico e culturale maturo, non è più un optional e questa consapevolezza deve attraversare tutti noi operatori istituzionali, affinché creiamo condizioni che facilitino la realizzazione degli interventi e lo sviluppo degli investimenti auspicati da parte degli operatori privati”.

Recependo le richieste delle pubbliche amministrazioni locali, AMT Services già cinque anni fa ha portato la banda larga nei comuni digital-divided del Sub Appennino Dauno, dove ci si collegava ad internet ancora a 56k. Tre anni fa ha replicato l'esperienza portando internet veloce in tanti piccoli centri della provincia di Lecce.
Ora è arrivato il momento della vera fibra ultraveloce, “con la quale si superano i 100 mega bit al secondo, tanto pubblicizzati in tv”, spiega ancora Altobello. “Portando direttamente la nostra fibra direttamente nelle abitazioni e negli uffici, tra pochissimi mesi, due-tre al massimo, si potrà navigare a velocità fino a 500 mega, garantendo agli utenti una ancora più elevata qualità nella fruizione di contenuti video in HD e una migliore esperienza di navigazione”.

Tra dicembre e gennaio AMT Services presenterà l’offerta commerciale, ma è possibile sin d’ora chiedere informazioni o fornire pre-adesioni attraverso il sito internet barletta.amtcloud.it oppure telefonando allo 080-2229900.
Nelle prossime settimane, inoltre, sarà organizzata una presentazione del progetto aperta al pubblico, direttamente nella zona 167.

L’azienda barese fornirà servizi di connessione a banda ultralarga anche al resto della città, ma in tecnologia FTTCab (fibra fino all’armadio, poi rame fino a casa). Sono invece al vaglio di Amt Services altri investimenti sull’FTTH in altre città della Puglia non servite dai grandi operatori.

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