Inavvertitamente ai miei
concittadini sarà sfuggita la lettura di una pagina, intera ed
esaustiva, de “La Gazzetta del Nord Barese”, apparsa in data
venerdì 19 maggio c.a., interamente dedicata al Concorso
Internazionale di Giovanissimi Musicisti, svoltosi dal 27 al 30
aprile nella vicinissima città di Barletta.
E’ stato il teatro
Curci il promotore dell’importantissima Kermesse musicale con
l’ausilio di numerose istituzioni pubbliche e private. Oltre un
centinaio i giovanissimi in gara, provenienti da ogni continente e
divisi nelle varie sezioni strumentali: pianoforte, chitarra classica
e moderna, violino, violoncello, flauto, oboe, tromba.
Il Concorso
Internazionale ha richiamato oltre tremila persone, parenti e
maestri, provenienti da ogni parte: Italia, Stati Uniti, Canada,
Russia, Cina, Giappone, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda,
Polonia.
Tremila persone! Tremila
persone che sono rimaste a Barletta per seguire le varie fasi del
Concorso. Ospiti di B & B, alberghi, istituti religiosi. Hanno
avuto il tempo per visitare la città della Disfida, i suoi
monumenti, lo splendido Castello aragonese, il centro storico, la
Cantina della Disfida, il Palazzo della Marra, Eraclio, la Galleria
De Nittis, il suo mare e le sue spiagge. Probabilmente molti di loro
hanno avuto il tempo di visitare Castel del Monte, Canne della
Battaglia e tanti altri tra i più rinomati luoghi di Puglia.
Ammirare le sue bellezze naturali e paesaggistiche. Apprezzare la
mitezza indubbia del clima mediterraneo. Scoprire i piaceri della
tavola pugliese, della sua gastronomia, dei suoi vini non inferiori
ai vini nazionali più rinomati. Hanno frequentato negozi, botteghe
artigiane, bar, ristoranti, tavole calde barlettane convenzionate con
il teatro Curci, che hanno applicato speciali sconti durante lo
svolgimento della manifestazione.
Ci ha guadagnato tutta
Barletta! In immagine e in denaro. Sono convinto che molti di loro
torneranno in futuro a Barletta e in Puglia.
Il teatro Curci, dunque,
ha dato nuovo lustro, nuova linfa e nuova ricchezza alla città.
Davvero si è trasformato in una macchina poderosa artistica,
musicale ed economica.
Proprio per questo è
abissale la differenza tra Barletta e Andria. Barletta ha il teatro
Curci, promotore di grandi eventi culturali nazionali e
internazionali. Andria no! Andria è senza teatro già da dieci anni!
L’ex teatro Astra, sito nel centralissimo corso Cavour, è chiuso.
Decaduto, fatiscente, abbandonato nella totale indifferenza della
classe politica e dirigenziale.
Barletta viaggia ormai su
altri binari distanti mille anni luce da noi! Barletta cresce, si
arricchisce, Andria non decolla, si impoverisce!
Perciò in Andria è nato
un movimento spontaneo di persone, di idee, di suggerimenti e
proposte per merito del CO.ADO., acronimo di Comitato di Adozione del
I° vicolo San Bartolomeo – la via di Andria più piccola del
mondo. Il CO.ADO. è diretto dal prof. Riccardo Suriano coadiuvato da
Savino Montaruli e Vincenzo Santovito. Dal 27 dicembre 2016 a
domenica 4 giugno 2017, in soli centosessanta giorni ha raccolto ben
10.853 firme di cittadini (percentuale media giornaliera del 67,38%),
andriesi e non per “salviamo il teatro Astra” o, in alternativa,
per ridare un degno teatro alla nostra città. Alla sottoscrizione
hanno aderito in massa singoli cittadini, ma anche scuole di ogni
ordine e grado, associazioni culturali di volontariato, accademie
teatrali, scuole di musica e di danza, parrocchie, negozianti,
botteghe artigiane, sindacati, liberi professionisti.
E’ una petizione sui
generis. Lo statuto del comune di Andria stabilisce che una petizione
abbia almeno cento (sic!) firme. La nostra ha raggiunto dimensioni
gigantesche. E’ un vero primato assoluto non solo in Andria, ma
anche in tutta Italia.
Nonostante ciò la
raccolta di firme prosegue. I punti fissi per “salviamo il teatro
Astra” restano i soliti: il “Gran Bar La Stella” in via De
Gasperi, 13, zona centrale vicinissima a piazza Imbriani, e la sede
dell’Associazione Comunità dei Braccianti “sez. don Riccardo
Zingaro” in piazza Duomo, 13.
Il referente principale è
il prof. Riccardo Suriano
prof.
Riccardo Suriano
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