MONTARULI (UNIBAT): “NON SARANNO PIU’ TOLLERATI
MERCATI ABUSIVI E MANIFESTAZIONI AL DI FUORI DELLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE,
COME ACCADE ANCHE IN COMUNI DELLA BAT”.
Quello della sicurezza nei mercati è un
problema che da anni viene sollevato dall’Associazione di Categoria UNIMPRESA
la quale elaborò anche un suo Piano delle Sicurezza completo di norme e
disposizioni per la piena agibilità delle aree mercatali e la sicurezza di
avventori, consumatori ed operatori. Lo scorso mese fu la stessa Associazione
di Categoria, alla luce delle disposizioni ministeriali in materia di
antiterrorismo, a rilanciare la preoccupazione sugli organi di informazione e
sui media regionali. Oggi, dopo gli ennesimi attentati consumatisi proprio nei
luoghi di maggiore aggregazione sociale, torna sull’argomento il presidente
UNIBAT, Savino Montaruli, il quale interviene sulla delicata tematica
aggiungendo elementi di riflessione ancor più profondi che riguardano proprio
le aree mercatali e lo svolgimentp dei mercati comunali, evidentemente i luoghi
di maggior afflusso di persone con la caratteristica della ricorrenza e delle
periodicità, elementi questi che rappresentano un ulteriore pericolo.
Savino Montaruli ha dunque dichiarato: “chi ha
banalizzato, chi ha tentato di banalizzare i nostri precedenti interventi in
materia di sicurezza nei mercati fa parte della schiera di coloro che non
vogliono mai dar fastidio a quanti temono di doversi misurare con condizioni di
particolare impegno, anche amministrativo e politico. Poiché noi questi legami
strani e queste relazioni non le abbiamo mai coltivate né abbiamo mai nutrito
ambizioni di ottenere privilegi per appartenenze torniamo sull’argomento per analizzare
alcune situazioni che continuano a mettere in serio pericolo le attività di
commercio sulle aree pubbliche. I mercati, ancora oggi, si svolgono per la
maggior parte su strada; in aree adattate a tale scopo ma mai attrezzate, come
prevede invece la legge da oltre quindici anni. Mercati allocati su stradoni o
piazze facilmente attaccabili quindi sensibili a tutte quelle condizioni di
pericolo che stanno tenendo il mondo intero con il fiato sospeso. Non ci
risulta che nel nostro territorio di riferimento i sindaci, nonostante le
nostre sollecitazioni pubbliche che sono di gran lunga antecedenti la strage di
Barcellona, abbiano adottato particolari condizioni di prevenzione nelle arre
di mercato, anzi la situazione è sempre più precaria anche a causa dell’esiguo
numero delle Squadre Annonarie in campo e della loro promiscuità rispetto agli
impegni di servizio. La condizione relativa all’abusivismo commerciale,
all’occupazione impropria dei posteggi e l’eccessiva tolleranza nei confronti
di questi soggetti non titolati a tali occupazioni rendono fragilissimo se non
facilmente attaccabile l’intero sistema mercati. Un altro elemento di
fortissima preoccupazione è rappresentato da mercati, mercatini abusivi e
manifestazioni commerciali camuffate da eventi turistici che vengono svolti in
difformità delle vigenti norme in materia, senza che tali eventi, mercatini,
mercati e manifestazioni rientrino nella prevista programmazione commerciale
comunale e regionale. Mercati spesso affidati direttamente alla gestione di
società di capitali private, collegate ad un certo mondo associazionistico che
addirittura si occuperebbero dell’assegnazione dei posteggi, cosa riservata
dalla legge esclusivamente all’Ente pubblico come pure la riscossione della
tassa e altri adempimenti burocratici. Che i mercati fossero da sempre
ricettacolo di voti, terreno fertile da sfruttare da politici consociati con
alcune lobbie para sindacali, è cosa nota ma la musica, anche per costoro sta
cambiando.
Con le disposizioni anche recentissime in materia
di protezione delle aree a rischio i mercati, così come pure le manifestazioni
camuffate che abbondano in alcune località della Bat, soprattutto quelle
marinare, non potranno più svolgersi, in quella condizione di abusivismo quindi
i mercati che si terranno e che saranno compresi nella fascia di protezione che
i comuni e le prefetture devono adottare saranno solo quelli regolari inclusi e
previsti nella programmazione commerciale dei singoli comuni. In quanto alla
sicurezza, più in generale, continuiamo a sollecitare le prefetture ad
interloquire con rappresentanze di base degli Operatori in quanto gli eventuali
diversi interlocutori “privilegiati”, seppur affermino il contrario, non
ricoprono titolo per una rappresentanza diffusa e generale delle Categorie,
come certificato dai dati ufficiali delle Camere di Commercio che attribuiscono
a tali soggetti percentuali di rappresentanza che non superano il 5-8% sul
totale delle imprese iscritte; percentuali quindi ridicole rispetto a
problematiche così grandi che vanno trattate senza esclusioni e senza
pregiudizi, specie da parte di chi dovrebbe rappresentare le cosiddette
Istituzioni” – ha concluso Montaruli.
Area
Comunicazione UNIBAT
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