"Le dichiarazioni della Maria Andriano sono politicamente false e disoneste. Tenta solo di mascherare la realtà politica con l'arte della bugia. Non poteva avere epilogo peggiore la sua guida (sic!) del Circolo locale del PD".
È quanto si legge in una nota diramata dagli iscritti candidati nella lista Movimento dei Cavalli a cui in questi giorni non è stata rilasciata la tessera 2017.
"Tutta la vicenda delle liste elettorali del 2016 si è chiusa ad aprile 2017 con il deliberato della Commissione Nazionale di Garanzia che ha ribadito come la lista Trinitapoli nel Cuore non fosse la lista del PD, considerato anche che la candidata sindaco Tarantino, nuovamente/ripetutamente sconfitta dagli elettori, era rappresentante/iscritta di un altro partito avversario.
Chi crede di essere la Andriano per arrogarsi il potere di infischiarsene della decisione presa dal massimo organismo statutario del partito?
I nove candidati sono già componenti del PD e hanno partecipato votando alle ultime fasi congressuali: cosa pretende che la commissione di Garanzia si esprima retroattivamente e smentisca il deliberato precedente?
Si trincera dietro un coordinamento ridotto a pochi elementi "SOPRAVVISSUTI " POLITICI E QUALCHE "OSPITE" NON DESIDERATO e dimentica che il rappresentante della mozione Renzi, non fosse d'accordo con la sua personale idea di non tesserare degli iscritti esprimendo la sua contrarietà.
Il gruppo del PD in Consiglio Comunale non esiste formalmente perché la segretaria politica, a cui spettava il compito di direzione, non ha mai avanzato la proposta di costituirlo anche perché la Tarantino, proveniente da Sinistra Italiana regolarmente iscritta, se cambiasse la denominazione del gruppo perderebbe lo status di capogruppo. La Andriano o non conosce il regolamento degli organi comunali o fa finta di non sapere per confondere le acque.
Non è più possibile assistere a certe prese di posizione al limite del sopruso politico e che nulla hanno a che fare con la le esigenze di una comunità che attraverso un partito possono avere risposte e soluzioni.
La Andriano doveva dimettersi, se avesse avuto un po' di passione politica per il PD, dopo il disastro elettorale delle regionali, dopo il fallimento delle amministrative, dopo il flop elettorale della sua candidatura da segretaria, dopo l'impoverimento politico umiliante del Circolo a causa della sua "gestione".
La segreteria da lei nominata si è liquefatta nel tempo e l'ostruzionismo politico alle ultime fasi congressuali è stato avvilente.
Il documento unitario delle mozioni Renzi ed Emiliano contro la sua condotta politica è emblematico del clima che si respira nel circolo.
Quando tutta questa vicenda finirà non ci sarà che da raccogliere macerie sia a livello civile che politico!
L'appello ai vertici territoriali del PD è che si metta fine a questa situazione e si rimuovano tutti gli ostacoli affinché il Circolo locale di Trinitapoli ritorni ad essere luogo di confronto, prima civile e poi politico.
Iscritti al PD di Trinitapoli
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