In autunno molte persone scelgono di seguire la dieta dell’uva con lo scopo di disintossicarsi e perdere qualche chilo. Ma come funziona esattamente questa dieta e quali le possibili controindicazioni?
Iniziamo col dire che esistono diverse versioni della dieta dell’uva, alcune che utilizzano esclusivamente questo frutto per alcuni giorni e altre invece in cui è permesso inserire altre tipologie di alimenti anche se l’uva rimane comunque il pilastro dell’alimentazione giornaliera.
L’uva è considerata una grande alleata della salute già dai tempi antichi tanto che greci e romani praticavano una vera e propria terapia a base di questo frutto (ampeloterapia), appunto la dieta dell’uva che oggi è stata un po' modificata diventando meno rigida e restrittiva.
Dieta dell’uva, come funziona
La dieta dell’uva sfrutta le proprietà disintossicanti e diuretiche di questo frutto per favorire l’eliminazione delle tossine e aiutare la perdita di peso. Il tutto senza soffrire la fame e mantenendo sempre il giusto livello di principi nutritivi. Ricordiamo infatti che l’uva è ricca di sostanze utili al nostro organismo: grandi quantità di acqua, vitamine, sali minerali e antiossidanti come flavonoidi e polifenoli tra cui il resveratrolo, utile a fluidificare il sangue e ad abbassare il colesterolo.
Questa dieta promette non solo perdita di peso (circa 2 kg in una settimana) ma anche disintossicazione, eliminazione dei liquidi in eccesso, difese immunitarie più forti e migliore aspetto della pelle.
Si può seguire la dieta dell'uva per depurarsi e sgonfiarsi per un week end o 2/3 giorni in mezzo alla settimana oppure per una settimana intera o due. Nel primo caso c’è chi consuma anche solo uva (naturalmente in grandi quantità nel corso della giornata) mentre a chi decide di seguirla per un’intera settimana si consiglia in genere di aggiungere anche altri tipi di alimenti. A seconda dei casi si possono consumare yogurt magro, latte di soia o formaggio vegetale, pasta, riso, pane integrale, carne, pesce, uova o affettati.
La cura dell’uva o ampeloterapia finalizzata alla pura disintossicazione, invece, prevede di consumare esclusivamente succo d’uva o acini interi (si deve mangiare tutto, buccia e semi compresi) per 2-3 giorni se fatta in autonomia o più a lungo ma solo se sotto controllo medico.
Dieta dell’uva, cosa mangiare
La dieta dell’uva propone ovviamente di mangiare grandi quantità di questo frutto così com’è o sotto forma di centrifugati.
- Il quantitativo giornaliero parte da circa 250-500 grammi il primo giorno per arrivare gradualmente fino a 1-2 kg di uva.
- Si inizia con un week end disintossicante in cui il menù è principalmente composto da alimenti semiliquidi e si sta il più possibile rilassati
- Durante la settimana il menù è meno rigido (si possono inserire alcuni alimenti) e si riprende una moderata attività fisica.
- Dal lunedì al venerdì la dieta prevede circa 1300 kcal mentre nel week end l’apporto calorico è più basso, circa 900 kcal.
- Durante la settimana a pranzo si possono mangiare pasta o riso integrali (70-80 grammi) e la sera un secondo proteico a scelta.
- Tutti i pasti, compresa colazione, finiscono con una porzione di uva
- Gli spuntini sono a base di uva
Sarebbe importante, soprattutto per favorire la disintossicazione dell’organismo acquistare sempre uva biologica.
Dieta dell’uva, schema settimanale
Vi proponiamo un menù settimanale della dieta dell’uva a titolo esemplificativo. Vi raccomandiamo però, se volete sperimentare questo regime alimentare o perdere peso, di affidarvi ad un professionista per avere un piano personalizzato e calibrato sulle vostre specifiche esigenze. Si inizia in questo caso dal week end disintossicante.
SABATO
Colazione: centrifugato di verdure, latte di soia e uva
Pranzo: verdure e uva
Cena: verdure e uva
Pranzo: verdure e uva
Cena: verdure e uva
DOMENICA
Colazione: centrifugato di verdure, latte di soia e uva
Pranzo: verdure e uva
Cena: verdure e uva
Pranzo: verdure e uva
Cena: verdure e uva
LUNEDI’
Colazione: pane integrale, latte di soia o vegetale e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: petto di pollo e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: petto di pollo e uva
MARTEDI’
Colazione: pane integrale, latte di soia o vegetale e uva
Pranzo: riso integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: uova e uva
Pranzo: riso integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: uova e uva
MERCOLEDI’
Colazione: pane integrale, latte di soia o vegetale e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: pesce al forno e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: pesce al forno e uva
GIOVEDI’
Colazione: pane integrale, latte di soia o vegetale e uva
Pranzo: riso integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: affettati e uva
Pranzo: riso integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: affettati e uva
VENERDI’
Colazione: pane integrale, latte di soia o vegetale e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: feta di tacchino e uva
Pranzo: pasta integrale con olio extravergine di oliva e uva
Cena: feta di tacchino e uva
Per gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio si può optare per succo d’uva fresco o uva in grappoli. Nel week end gli spuntini possono essere di più sempre a base di uva oppure con tè verde.
Dieta dell’uva, controindicazioni
Se fatta per poco tempo da una persona in salute la dieta dell’uva non presenta grandi controindicazioni. E’ sconsigliata invece a chi soffre di diabete o deve tenere sotto controllo la glicemia, così come alle mamme in dolce attesa o che allattano. In caso di qualsiasi problema di salute rivolgetevi sempre al vostro medico prima di intraprendere questo regime alimentare.
Dieta dell’uva, il parere dell’esperto
Abbiamo chiesto a Lia Provenzi, biologa nutrizionista, un parere sulla dieta dell’uva. Ecco cosa ci ha detto:
“Questa dieta è consigliata a chi vuole seguire un regime di disintossicazione e ridurre l’apporto calorico, purché sia di breve durata e il soggetto sia seguito da un buon Biologo Nutrizionista, che terrà conto dell’equilibrio nutrizionale del paziente stesso. La dieta dell’uva è così strutturata per liberare il corpo dalle tossine, evitando di produrne altre, una sorta di “stop” per riassestare l’organismo affaticato, ormai sottoposto a lavorare quotidianamente con grandi quantità di cibo e spesso di scarsa qualità. Il fegato è l’organo principale di detossificazione, è l’organo attraverso cui arriva tutto il sangue dall’intestino e perciò è bene almeno una volta nella vita “resettarlo”. La pulizia del fegato è utile per riequilibrare il nostro corpo migliorandone la funzionalità, pulendolo dalle scorie. La dieta dell’uva infatti, è priva di proteine animali e poverissima di farinacei, che sono abbondantemente utilizzati nell’alimentazione di un italiano medio. (mi riferisco soprattutto alla dieta del weekend). L’uva è poi l’elemento principale della dieta proposta: essa contiene in particolare un elemento importante, il resveratrolo”.
Che proprietà ha il resveratrolo?
“Il resveratrolo è un fenolo non flavonoide, presente nella buccia dell'acino d'uva (e utilizzato in difesa ai funghi e batteri). Diversi studi scientifici hanno notato che questa sostanza è in grado: di aumentare la sintesi di antiossidanti come la SOD (superossido dismutasi), glutatione perossidasi, tioredossina ed emossigenasi; diminuiscono così i radicali liberi e aumentano i livelli di Ossido Nitrico, implicato nel controllo del tono vascolare (e molto altro). Di ridurre l’espressione di un fattore vasocostrittore, l’endotelina, e di aumentare la trascrizione dell’enzima eNos necessario alla formazione dell’Ossido Nitrico stesso nelle nostre cellule. Il risultato dell’assunzione di resveratrolo, dunque, è il miglioramento dell’assetto vascolare e la prevenzione di malattie vascolari, come l’aterosclerosi. A tal proposito, il resveratrolo è in grado di aumentare l’efflusso di colesterolo, fungendo da “spazzino” per le arterie, diminuisce i livelli circolanti di citochine e in generale riduce gli stati infiammatori: praticamente un vero e proprio elemento di prevenzione dell’aterosclerosi, una malattia che blocca i vasi sanguigni a causa della presenza di colesterolo e infiammazione e purtroppo, molti individui ne sono a rischio. Altri effetti del resveratrolo: stimola la biogenesi mitocondriale, ma cosa sono i mitocondri? sono organelli che si trovano all’interno delle nostre cellule e che sono addetti alla produzione di energia. Quindi ha un’importante effetto. Inoltre, è stato notato tramite test in vitro che il resveratrolo riduce la senescenza in cellule sottoposte a stress”.
Quali sono le controindicazioni della dieta dell’uva?
“Data la presenza dell’uva come alimento principale, si sconsiglia tale dieta al soggetto diabetico o a chi possiede una familiarità per il diabete, e chi in generale segue una dieta ipoglicemica: infatti le grosse quantità di uva, che contiene molto zucchero, innalzerebbero l’indice glicemico e quindi la richiesta di insulina, e darebbe grossi problemi. Inoltre, l’apporto ridotto di calorie della dieta complessiva, è sconsigliata per i bambini, sportivi, donne in gravidanza e in allattamento, che hanno bisogno di un’alimentazione più attenta, a meno che sia rivisitata e definita dal Nutrizionista”.
Articoli scientifici dei benefici del resveratrolo contenuto nell’uva:
- “Red wine polyphenol enhance endothelial Nitric Oxide synthase expression and subsequent nitric Oxide release from endothelial cells”, Leikert et al., Circulation, 106-13(1614-7)2002
- “Grapes and Cardiovascular Disease”, Dohadwala e Vita, The Journal of Nutrition 139:1788-93, 2009
- “Red Wine intake prevents nuclear factor-kB activation in periphal blood mononuclearcells of healthy volunteersduring postprandial lipemia”, L.M. Blanco-Colio et.al, Circulation 102, 1020-26 (2000)
- “Resveratrol induce mitochondrial biogenesis in endothelial cells”, Csiszar et al., Am.J Physiol Heart Circ Physiol 297:H13-H20, 2009.
Francesca Biagioli
Fonte Green Me
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